PTOF: triennio 2016-2019

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PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA

ISTITUTO COMPRENSIVO VALLE STURA
GEIC81400G

  1. PREMESSA

  2. IL RAV E IL CONTRIBUTO ALL'INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’ DEL PTOF

  3. LE PRIORITA’ DEL PTOF

  4. I TRAGUARDI DI RISULTATO

  5. GLI OBIETTIVI DI PROCESSO

  6. IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

  7. PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL'UTENZA

  8. FABBISOGNO PERSONALE

  9. L’ORGANICO DI POTENZIAMENTO

  10. LA FORMAZIONE DEI DOCENTI

  11. LE SCHEDE DEI PROGETTI

 

1. PREMESSA

L’Istituto Comprensivo Valle Stura, che comprende le Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di I grado di Masone, Campo Ligure, Rossiglione, Tiglieto, è stato interessato, in avvio di anno scolastico, dal cambiamento del Dirigente Scolastico, dopo 24 anni di continuità.

Continuità che ha interessato principalmente le Scuole dell’Infanzia e le Scuole Primarie che facevano parte della Direzione Didattica. Nell’a.s. 1999-2000, in seguito ad un piano di dimensionamento, alla Direzione Didattica sono state assegnate le Scuole Secondarie del territorio e si è costituito l’Istituto Comprensivo.

In qualità di nuovo Dirigente Scolastico ho dovuto pertanto, in primo luogo ricostruire il pregresso, attraverso l’ascolto dei docenti, del personale Ata, degli utenti, degli enti del territorio per poter disegnare il quadro della situazione in cui mi trovo ad operare, realtà molto diversa dalla mia precedente esperienza. Non però del tutto nuova. Sono stata docente di Scuola Primaria della Direzione Didattica prima e dell’Istituto Comprensivo poi, ma per 11 anni ho vissuto esperienze professionali in luoghi diversi, 8 di questi come Dirigente della Direzione Didattica e dell’Istituto Comprensivo di Pra’.

Solo in parte pertanto ho potuto contare sulla conoscenza diretta delle scelte compiute nell’I.C. Valle Stura e questo mi ha consentito di vedere le cose con occhi nuovi, di chi deve scoprire e non soltanto ricordare o ritrovare.

La necessità di illustrare a me il percorso fatto, ha consentito di evidenziare, di portare alla luce non solo alla sottoscritta, i bisogni, le priorità, la direzione verso cui andare.

E’ per questo che, nel Piano Triennale, trovano posto sia le priorità, i traguardi, gli obiettivi conseguenti al Rapporto di Autovalutazione, ma anche quelli dovuti al cambiamento del Dirigente Scolastico, che non può non portare all’introduzione di elementi di novità.

Elementi che si pongono secondo una linea di continuità, verso la quale confluiscono però indicazioni dovute a uno sguardo diverso che osserva un contesto per lui nuovo.

 

2. IL RAV E IL CONTRIBUTO ALL’INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’ DEL PTOF

Elementi di criticità emergenti dal Rav

Le osservazioni contenute in questa colonna integrano – con il punto di vista del nuovo Dirigente Scolastico – quanto contenuto nel Rav e saranno utilizzate, insieme alle priorità individuate dal precedente Ds e dal suo staff, per la definizione delle priorità del Ptof

Individuazione delle PRIORITA’ nel RAV

1. Contesto e risorse

1.1 Popolazione scolastica

Non si evidenziano particolari criticità.

E’ necessario però offrire percorsi di italiano come L2 strutturati ai pochi alunni immigrati e alle loro famiglie.

Va ripetuta e potenziata l’esperienza realizzata in avvio di a.s. in collaborazione con il CPIA del Ponente di costituzione di un punto di erogazione in Valle per percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana.

E’ necessario sostenere con progetti di rinforzo e recupero gli alunni che provengono da situazioni socio-economiche svantaggiate. Sono poco numerosi rispetto ad altre realtà, ma proprio per questo il sostegno offerto loro può essere proficuo.

1.2 Territorio e capitale sociale

a) La situazione logistica della Valle Stura fa sì che siano poche le esperienze extraterritoriali degli alunni.

L’inserimento in un contesto socio-culturale più ampio e complesso, che avviene per la stragrande maggioranza al momento dell’inserimento nella Scuola Secondaria di II grado, può creare difficoltà, non tali da determinare l’insuccesso (dato da verificare) ma da creare momenti di disagio (importante la somministrazione di questionari)

b) La collocazione dei quattro paesi (Tiglieto – Rossiglione – Campo Ligure – Masone) richiede un’attenzione particolare per far sì che vengano offerte pari opportunità a tutti gli alunni. E’ importante la comunicazione, il confronto.

La realtà della pluriclasse unica di Tiglieto richiede interventi mirati ad evitare l’isolamento degli alunni e dei docenti e conseguenti differenze nei processi e nei risultati conseguiti

c) Collaborazione da parte dei Comuni: presenza di convenzioni e contributi per spese di funzionamento. Va prestata attenzione alle convenzioni per l’utilizzo delle palestre e, in alcuni casi, la riformulazione per dare alla scuola un ruolo maggiormente attivo nelle proposte in orario extracurricolare. Da non escludere l’organizzazione del Centro Sportivo Scolastico, dopo aver rimodulato gli orari delle lezioni.

1.3 Risorse economiche e materiali

E’ necessario finalizzare una parte delle risorse e trovare modi per reperirne di nuove all’acquisto e alla manutenzione di strumentazione digitale. La situazione tra i plessi è molto diversa: va resa più equa per offrire agli alunni le stesse opportunità di conseguimento dei traguardi della competenza digitale.

Va introdotto il registro digitale nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di I grado.

Vanno trovate risorse (è stata coinvolta la Regione Liguria) per ripristinare il collegamento Voip tra i plessi e tra gli Istituti della Rete Scuole in rete (IC Sassello, IC Pieve di Teco, IC Follo, IC Valle Stura) e tra gli enti del Consorzio Compagnia della Scuola (oltre ai già indicati Istituti Comprensivi, ne fanno parte R.R.M. Società Cooperativa e il Comune di Pieve di Teco). Va potenziata la connettività

Va potenziata la dematerializzazione

1.4 Risorse professionali

Scuola Infanzia e Primaria hanno organico abbastanza stabile, la Scuola Secondaria di I grado vede invece una percentuale più elevata di docenti che cambiano ogni anno, soprattutto per la cattedra di lettere.

E’ necessario porsi come obiettivo una maggiore unitarietà e comunicazione, al fine di favorire la condivisione e il confronto per quanto riguarda: curricolo di istituto, metodologia, ruolo delle tecnologie digitali nella didattica, valutazione di obiettivi e competenze, utilizzo rubriche valutative, certificazione delle competenze al fine di garantire pari opportunità agli alunni

E’ necessaria formazione per migliorare le competenze informatiche

 

2. Esiti

2.1 Risultati scolastici

Non si registrano criticità per quanto riguarda ammissioni alla classe successiva e abbandoni, anche nel successivo grado di istruzione

E’ necessario migliorare la didattica inclusiva. Va previsto un percorso di formazione peri docenti al fine di introdurre ed utilizzare strategie finalizzate agli alunni con bisogni educativi speciali, ma utili e proficue per tutti gli alunni.

2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali

I punteggi medi confrontati con quelli regionali, del Nord Italia e nazionali sono soddisfacenti per le prove di italiano e più che soddisfacenti per le prove di matematica delle classi seconde; le prove di italiano delle classi quinte hanno dato punteggi non soddisfacenti, soddisfacenti invece i punteggi delle prove di matematica; più che soddisfacenti i punteggi delle prove di italiano e matematica delle classi terze della scuola secondaria di I grado.

I dati però maggiormente significativi per l’Istituto sono i seguenti:

prove di italiano scuola primaria
è necessaria una riflessione sui singoli items per capire che cosa ha portato ad avere per 6 classi su 9 risultati inferiori ai punteggi medi presi in considerazione dall’Invalsi (Liguria – Nord ovest – Italia)

prove di matematica scuola primaria
le classi con punteggio inferiore sono tre su nove.
Richiede attenzione la situazione di Tiglieto, per capire quanto incide l’organizzazione della pluriclasse sui risultati conseguiti e che cosa modificare per migliorarli

Prove secondaria di I grado
I risultati sono o in media o positivi sia per italiano che per matematica
E’ necessario impostare un lavoro di confronto per classi parallele, sugli obiettivi del curricolo di fine seconda e fine quinta confrontati con le richieste delle Prove Invalsi e sulla metodologia, in particolare per quanto riguarda italiano. Da valutare anche la somministrazione di prove per classi parallele
E’ necessario aumentare attività dedicate a recupero e potenziamento

2.3 Competenze chiave e di cittadinanza

E’ necessario rivedere la parte del curricolo relativo alle competenze di cittadinanza, creare una più stretta relazione con i contratti formativi e i patti di corresponsabilità delle diverse classi e le rubriche valutative, costruire delle griglie di osservazione per facilitare il confronto in sede di consigli di classe finalizzato agli interventi educativi, alle decisioni in merito al voto di comportamento e alla stesura del giudizio globale sull’alunno.

Per le competenze chiave, vanno analizzati gli strumenti attualmente in uso e fatta una riflessione critica per individuare aspetti migliorabili

2.4 Risultati a distanza

E’ necessario potenziare i percorsi di continuità e orientamento rivolti all’acquisizione della conoscenza di sè

E’ importante anche raccogliere dati – attraverso questionari – sulle difficoltà incontrate al momento del passaggio alla scuola secondaria di I grado e alla scuola secondaria di II grado. Va riproposta anche una raccolta di dati sugli esiti nel primo anno della scuola secondaria di II grado

EQUITA’ degli ESITI

Ridurre la variabilità tra le classi parallele

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

UTILIZZO delle AUTONOMIE personali e delle COMPETENZE CHIAVE PERSEGUITE

Favorire l’utilizzo delle autonomie personali degli alunni realizzando percorsi funzionali al perseguimento delle COMPETENZE CHIAVE

3A Processi – Pratiche educative e didattiche

3 A. 1 Curricolo – Progettazione – Valutazione

3.1.a Curricolo

La scuola dispone di un curricolo. E’ necessario:

essenzializzare il curricolo (individuare ciò che è necessario a una persona che cresce) attraverso linee di sviluppo verticale a partire dai nuclei fondanti (compito affidato ai Dipartimenti), dare chiara collocazione e senso alle competenze chiave, potenziare gli aspetti relativi alla competenza comunicativa e digitale.

E’ importante trovare modalità di confronto operativo su metodologia (in particolare ambienti di apprendimento e didattica laboratoriale), attività proposte, modalità di valutazione Osa e competenze

3.1.b Progettazione

E’ necessario trovare uno spazio per il confronto per i docenti della scuola secondaria di I grado per disciplina e per consigli di classe. E’ necessario potenziare questi aspetti per la Scuola Primaria (confronto per classi parallele) e dell’Infanzia (confronto tra plessi)

3.1.c Valutazione

E’ necessario confronto su costruzione e utilizzo rubriche valutative

3 A. 2 Ambiente di apprendimento

3.2.a Durata delle lezioni – 3.2.b Organizzazione oraria

E’ necessario rivedere l’orario di funzionamento della scuola secondaria di primo grado: il tempo prolungato – da quando l’orario è stato distribuito su 5 gg – non incontra più il favore delle famiglie, che stanno orientando la loro scelta sulle 30 ore settimanali (anziché 36). L’orario attuale con tre pomeriggi, uno dei quali con uscita alle 17.10, risulta di ostacolo all’organizzazione di attività per gli alunni e per i docenti in orario pomeridiano. La collocazione territoriale richiede poi di tenere in adeguata considerazione chi arriva dalle zone più decentrate ed utilizza il pulmino.

Per la primaria, con l’organico potenziato, è necessario valutare se può essere offerto un terzo pomeriggio in quelle realtà dove viene richiesto il tempo pieno e non viene poi assegnato.

Vanno aumentati i momenti di didattica laboratoriale, va migliorata la dotazione di strumenti multimediali, perché gli attuali creano problemi di funzionamento e manutenzione con conseguenti ricadute sulla motivazione oltre che economiche.

E’ importante continuare con iniziative di confronto e formazione per i docenti delle dieci sedi, distribuite nei 4 paesi.

3.2.c (o d) Episodi problematici

Va ricostruita una stretta relazione tra programmazione area socio-affettiva e contratto formativo e patto di corresponsabilità.

Si ipotizza anche una rilettura dei Regolamenti di plesso e di istituto, insieme agli alunni

Per i docenti: riflessioni e proposte, anche formative, sui comportamenti inclusivi

3 A. 3 Inclusione e differenziazione

3.3.a Attività di inclusione

E’ necessaria formazione sulla didattica inclusiva, per migliorare ciò che è già presente e percorsi di alfabetizzazione in lingua italiana per gli alunni inseriti in corso d’anno.

Si cercherà ottenere nuovamente un punto di erogazione del CPIA del Ponente presso l’Istituto Valle Stura peri corsi di alfabetizzazione per le famiglie degli alunni di recente immigrazione.

3.3.b Attività di recupero – 3.3.c Attività di potenziamento

Ruolo fondamentale avranno i docenti dell’organico di potenziamento per l’attività a gruppi

3 A. 4 Continuità e orientamento

3.4.a Attività di continuità

Va data nuova forza ad alcune buone pratiche finalizzate a:

  • conoscenza degli alunni
  • conoscenza reciproca tra i docenti dei diversi ordini di scuola, in merito ad attività e metodologie
  • raccordo curricoli
  • verificare, attraverso questionari, come è stato l’inserimento nella scuola secondaria di primo grado

3.4.b Attività di orientamento

E’ importante:

  • impostare l’orientamento come momento trasversale del curricolo 3-14 anni e finalizzato alla conoscenza di sé, delle proprie potenzialità, delle proprie attitudini, dei propri punti di debolezza
  • ridefinire percorsi di orientamento, a partire dalla seconda classe della scuola secondaria di I grado, finalizzati a presentare l’organizzazione e le possibilità della scuola secondaria di II grado
  • organizzare il Salone dell’Orientamento annuale con un ruolo maggiormente attivo degli alunni
  • proporre incontri per le famiglie
  • verificare, attraverso questionari, come è stato l’inserimento nella scuola secondaria di secondo grado

Completamento delle buone pratiche verticali attraverso l’autoformazione per dipartimenti

Individuare strumenti di valutazione più flessibili, che mantengano comunque l’efficacia e la condivisione delle rubriche valutative in uso

 

 

 

 

 

 

 

 

Creare sistematicamente ambienti di apprendimento per favorire il rapporto insegnamento-apprendimento

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sviluppare una maggiore conoscenza professionale tra i docenti dei vari ordini di scuola, in particolare quelli degli anni ponte

Attivare collaborazione con le scuole superiori maggiormente frequentate dagli alunni dell’Istituto

3B Pratiche gestionali e organizzative

3b.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Missione e obiettivi prioritari
E’ necessario migliorare la comunicazione all’interno e all’esterno

Controllo dei processi
E necessaria la messa a punto di strumenti di monitoraggio per gli obiettivi di processo

Organizzazione risorse umane

3.5.a Funzioni strumentali

Dal 2016-17 saranno in parte ridefinite, anche in conseguenza delle nuove esigenze dovute alla L.107

3.5.b Fondo di Istituto

Cercare di lasciare spazio per progetti collegati alle priorità individuate, finalizzare meglio quelli già presenti, inserire progetti per la certificazione delle competenze in L2, già a partire dalla primaria, progetti continuità e orientamento

3.5.c Processi decisionali – 3.5.d Impatto delle assenze dei docenti sull’organizzazione

Cercare di dare unitarietà, coinvolgere personale Ata

3.5.e Progetti realizzati – 3.5.f Progetti prioritari

Individuate le priorità, sarà importante creare uno stretta relazione tra queste e i progetti

3b.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Formazione

Si cercherà di continuare le iniziative di formazione promosse dalla scuola per tutti i docenti, si cercherà di dedicare qualche momento alla formazione per il personale Ata. Importante e richiesta a gran voce la formazione in materia di primo soccorso. La formazione sarà strettamente collegata alle priorità

Alcuni argomenti sono già stati individuati nei precedenti punti di analisi del Rav

  • didattica inclusiva
  • utilizzo tecnologie multimediali nella didattica
  • revisione curricolo a partire dai nuclei fondanti

Valorizzazione competenze – Collaborazione tra insegnanti

Si punterà all’unitarietà cercando di valorizzare le competenze di ciascuno e soprattutto di chi è disponibile a metterle a disposizione dell’Istituto

Importante sarà coinvolgere il maggior numero di persone possibili, in modo che in molti abbiano ruoli e compiti.

3.b.7. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Reti di scuole – Accordi formalizzati

Si manterranno attive la partecipazione a

  • Rete Ponente (Scuole del Ponente Genovese da Cogoleto a Cornigliano)
  • Scuole in Rete (IC Sassello (capofila) – SV – IC Pieve di Teco – Pontedassio – IM
  • IC Valle Stura – GE – IC Follo – SP )
  • Consorzio Compagnia della Scuola (IC Sassello (capofila) – SV – IC Pieve di Teco – Pontedassio – IM
  • IC Valle Stura – GE – IC Follo – SP – la Ditta RRM – Società Cooperativa – rappresentante Brisa Maurizio
  • il Comune di Pieve di Teco)
  • Rete per la Formazione sulle Indicazioni Nazionali, con capofila IC Sestri Est
  • Rete per la Formazione sulla certificazione delle competenze con capofila IC Valle Stura

Si cercherà di capire se è possibile per l’IC Valle Stura subentrare all’IC Pra’ come capofila del Polo Formativo su Formazione utilizzo tecnologie digitali nella didattica

Va migliorata la collaborazione con gli enti del territorio, va resa sistematica, progettata, verificata

Le famiglie andranno coinvolte mantenendo la possibilità del contatto diretto, del dialogo , che è uno dei punti di forza di questa realtà. Continuerò ad essere curata l’informazione, la comunicazione su tutti gli aspetti in ui è importante il coinvolgimento al fine del raggiungimento di risultati educativi e organizzativi.

 

 

3. LE PRIORITA’ DEL PTOF

Le priorità che orientano la stesura del Piano dell’Offerta Formativa Triennale sono le seguenti:

Compito principale di chi opera nell’Istituto Comprensivo Valle Stura è far sì che i bambini e i ragazzi compiano un percorso di crescita educativo, significativo per il conseguimento di traguardi di apprendimento, positivo e costruttivo nei rapporti con i coetanei e con gli adulti di riferimento, condiviso con le famiglie, al fine di renderli pronti, cioè preparati e sereni, per l’inserimento in contesti di riferimento più ampi e complessi.

Il contesto, che ha un orizzonte più ristretto rispetto a quello delle aree del centro e della periferia di Genova o delle città del basso Piemonte, deve diventare un valore aggiunto e non un limite: deve cioè offrire la possibilità di compiere esperienze educative e di apprendimento significative, anche perché realizzate in un ambiente (non soltanto la scuola pertanto) maggiormente attento ai bisogni della persona che cresce. Il nostro obiettivo deve essere pertanto quello di ampliare il più possibile l’orizzonte e di conciliare questo con l’attenzione verso la persona dell’alunno.

 

4. I TRAGUARDI DI RISULTATO

Le priorità sono state organizzate in 4 macroaree, tra loro in forte correlazione

a) La costruzione di traguardi di competenza

b) Lo stare bene a scuola

c) L’unitarietà

d) Le pari opportunità


 

 

Traguardi di risultato

4a) La costruzione di traguardi di competenza

  • Avere a disposizione il curricolo di istituto organizzato per linee di sviluppo verticale dai 3 ai 14 anni a partire dai nuclei fondanti, con esemplificazioni di attività, metodologie, strategie di organizzazione e conduzione del gruppo classe sia per la parte dell’area socio-affettiva (competenze di cittadinanza) sia per la parte dell’area cognitiva

  • Avere approfondito le relazioni tra Competenze chiave per l’apprendimento permanente e il curricolo di istituto

  • Avere approfondito alcuni aspetti relativi alla competenza comunicativa in lingua italiana (anche al fine di migliorare i risultati delle prove nazionali, ma soprattutto per innovare la didattica di questa disciplina)

  • Avere a disposizione il curricolo relativo alla competenza digitale, non come aspetto a sé stante, ma come competenza trasversale a quelle disciplinari

  • Avere aumentato le esperienze di didattica laboratoriale e di costruzione di ambienti di apprendimento secondo la prospettiva di trasformare l’aula in laboratorio e non di aumentare i laboratori come spazi a se stanti

  • Avere adottato un’organizzazione oraria, soprattutto nella scuola secondaria di I grado, che risponde ad alcune criticità, subentrate dopo la distribuzione dell’orario su 5 giorni e favorisce i modi e i tempi del curricolo

 

4b) Lo stare bene a scuola

  • Avere ridato senso e significato al contratto formativo con gli alunni e al patto di corresponsabilità con i genitori, in stretto collegamento con le competenze di cittadinanza

  • Applicare nelle classi una didattica inclusiva per ogni alunno

 

4c) L’unitarietà

  • Aver aumentato il livello del senso di appartenenza, del proprio ruolo e dei propri compiti all’interno dell’Istituto

  • Avere nominato figure di riferimento in relazione agli aspetti portanti del Ptof

  • Aver migliorato la comunicazione all’interno dell’Istituto e verso l’esterno

  • Avere nell’ordinaria organizzazione dell’Istituto attività di continuità finalizzate alla

    • conoscenza degli alunni e alla conoscenza reciproca dei docenti dei diversi ordini di scuola,

    • attività per il rinforzo della continuità all’interno del curricolo

  • Avere nell’ordinaria organizzazione dell’Istituto attività di orientamento inteso come
    • conoscenza di sé, delle proprie potenzialità, delle proprie attitudini, dei propri punti di debolezza

    • conoscenza dell’organizzazione della scuola secondaria di II grado e delle possibilità e prospettive offerte

    • organizzazione maggiormente significativa per alunni e genitori del Salone dell’Orientamento

  • Coinvolgere enti e associazioni del territorio, che hanno proposte per la scuola, in modo più sistematico, secondo tempi più idonei alle fasi di progettazione e realizzazione della scuola

 

4d) Le pari opportunità

  • Rendere i dipartimenti elementi costitutivi dell’organizzazione dell’Istituto
    • sia i dipartimenti per disciplina in verticale

    • sia i dipartimenti per disciplina per la Scuola Secondaria di I grado

finalizzati a

confronto e successiva progettazione e realizzazione di iniziative, anche per classi parallele, al fine di migliorare l’equità degli esiti

  • Utilizzare procedure consolidate per analisi risultati prove invalsi – riflessioni – argomentazioni – eventuali modifiche-integrazioni delle proposte didattiche e/o del curricolo
  • Avere a disposizione criteri per censimento bisogni di recupero e potenziamento in avvio anno scolastico e progettazione e realizzazione interventi (risorse: organico potenziamento – esperti esterni con finanziamenti enti locali)

 

 

5. GLI OBIETTIVI DI PROCESSO
cioè obiettivi che puntano ad acquisire e installare un processo, cioè a portare nell’ordinarietà un’azione, che consente di raggiungere un risultato e pertanto riescono a mantenere il risultato conseguito

 

5a) La costruzione di traguardi di competenza

 

PROGETTO P1

Progetto P1a – Il curricolo

Progetto P1b – L’organizzazione dell’orario

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

Organizzare n. 6 incontri

2 a settembre

4 durante l’a.s.

con odg che prevedano

– confronto e progettazione su parte del curricolo delle competenze di cittadinanza (settembre)

– – confronto e progettazione in relazione a un nucleo fondante per ogni disciplina –

 

Confronti e progettazioni comprensivi di aspetti legati a valutazione Osa e traguardi di competenza

 

 

 

– realizzazione e confronto (3 incontri durante a.s.)

– conclusioni (1 incontro verso maggio-giugno) – raccolta materiali e costruzione archivio buone pratiche

 

pianificazione obiettivi e incontri sulla conoscenza delle tecniche di primo soccorso per gli alunni della secondaria di I grado: avvio nelle prime classi

Organizzare n. 6 incontri

2 a settembre

4 durante l’a.s.

con odg che prevedano

– confronto e progettazione in relazione a due nuclei fondanti per ogni disciplina e loro relazioni con competenza comunicativa e competenza digitale (settembre)

– confronto e progettazione su due competenze chiave trasversali alle diverse discipline (settembre)

Confronti e progettazioni comprensivi di aspetti legati a valutazione Osa e traguardi di competenza

 

– confronto e progettazione su costruzione ambienti di apprendimento e didattica laboratoriale

 

realizzazione e confronto (3 incontri durante a.s.)

– conclusioni (1 incontro verso maggio-giugno) – –raccolta materiali e costruzione archivio buone pratiche

 

pianificazione obiettivi e incontri sulla conoscenza delle tecniche di primo soccorso per gli alunni della secondaria di I grado: coinvolgimento classi prime e seconde

Organizzare n. 6 incontri

2 a settembre

4 durante l’a.s.

con odg che prevedano

confronto e progettazione in relazione a due nuclei fondanti per ogni disciplina e loro relazioni con competenza comunicativa e competenza digitale (settembre)

– confronto e progettazione su due competenze chiave trasversali alle diverse discipline (settembre)

Confronti e progettazioni comprensivi di aspetti legati a valutazione Osa e traguardi di competenza

 

– confronto e progettazione su costruzione ambienti di apprendimento e didattica laboratoriale

realizzazione e confronto (3 incontri durante a.s.)

– conclusioni (1 incontro verso maggio-giugno) – raccolta materiali e costruzione archivio buone pratiche

Raccolta e pubblicazione sul sito web del lavoro del triennio

 

pianificazione obiettivi e incontri sulla conoscenza delle tecniche di primo soccorso per gli alunni della secondaria di I grado: coinvolgimento di tutte le classi

Ruolo fondamentale delle Funzioni Strumentali che coordinano i lavori dei Dipartimenti

Nominare una commissione per la raccolta e l’analisi di proposte di organizzazione dell’orario

Coinvolgimento di membri del Consiglio di istituto – componenti genitori nella commissione

Messa a punto di una nuova organizzazione oraria

Applicare nuova organizzazione oraria

Monitorare

Valutare

Applicare organizzazione oraria con eventuali modifiche-integrazioni

Monitorare

Valutare

Definire nuovo modello orario definitivo

 

5b) Lo stare bene a scuola

 

PROGETTO P2

Progetto P2a. La relazione docente-alunno e docente-genitore

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

Predisporre questionario (da somministrare alla fine dell’a.s. 2015-16 o in avvio 2016-17) a.s. per alunni e famiglie su

– aspetti relazionali e di condivisione

Predisporre un modello che metta in stretta relazione la parte del curricolo delle competenze di cittadinanza con la stesura del contratto formativo con gli alunni e il patto di corresponsabilità con i genitori, anche al fine di creare una condivisione nei modi di procedere

Organizzare incontro con i docenti e i genitori per stesura e condivisione patto di corresponsabilità

Predisporre monitoraggio intermedio

 

 

Utilizzare modello per contratto formativo e patto di corresponsabilità e raccogliere elementi per revisione

 

Organizzare incontro con i docenti e i genitori per stesura e condivisione patto di corresponsabilità

 

Predisporre monitoraggio intermedio

Applicare, monitorare, valutare

– risultati conseguiti con applicazione

– Modalità condivise per stesura contratto formativo e patto di corresponsabilità

– piano inclusivo di classe

 

 

Proporre modifiche/integrazioni

 

Progetto P2b. La didattica inclusiva

Modificare il piano inclusivo di classe

Formazione sulla didattica inclusiva

Utilizzare il piano inclusivo di classe

Verificare significatività piano inclusivo di classe

Utilizzare il piano inclusivo di classe

Verificare significatività piano inclusivo di classe

Arrivare a stesura definitiva piano inclusivo di classe

 

5c) L’unitarietà

 

PROGETTO P3

Progetto P3a. Organigramma dell’Istituto

Progetto P3b. La comunicazione

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

Questionario da costruire su senso di appartenenza

– curare la distribuzione di ruoli e compiti all’interno dell’Istituto in modo che tutti contribuiscano al buon funzionamento della scuola

– individuare i collaboratori del DS e le FS assegnando loro compiti precisi e sottoposti a verifica

– nominare figure responsabili per gli aspetti fondamentali del Ptof

– creare canali di comunicazione tra i docenti e con il Ds attraverso l’utilizzo di mailing list

– creare canali di comunicazione con i genitori attraverso il sito web e il profilo Facebook

– utilizzo scrutinio on line e accesso ai genitori dopo incontro con i docenti

 

 

Revisione organigramma e eventuale parziale ridefinizione compiti al fine di rendere i compiti mirati alle priorità e alle eventuali modifiche-integrazioni necessarie

 

 

Inserimento del registro elettronico Regel per alcune classi campione

 

Prosecuzione comunicazione attraverso sito web e profilo facebook

Riproposta questionario su senso di appartenenza

Revisione organigramma e eventuale parziale ridefinizione compiti al fine di rendere i compiti mirati alle priorità e alle eventuali modifiche-integrazioni necessarie

 

 

 

Aumento del n delle classi coinvolte nell’utilizzo del registro elettronico

 

Prosecuzione comunicazione attraverso sito web e profilo facebook

Progetto P3c. La continuità

Definizione incontri docenti anni ponte

– per conoscenza alunni

– per conoscenza reciproca

– per confronto su curricolo

Definizione incontri docenti anni ponte

– per conoscenza alunni

– per conoscenza reciproca

– per confronto su curricolo

Inserimento in modo definitivo, nel piano annuale delle attività degli incontri tra docenti degli anni ponte

 

Progetto P3d. L’orientamento

Avvio attività per gli alunni della classe II della secondaria di I grado per la conoscenza della Scuola Secondaria di II grado

Preparazione degli alunni della classe terza alla visita al Salone dell’Orientamento tra Liguria e Piemonte

Avvio in ogni classe di attività mirate alla conoscenza di sé

Raccolta dati su esiti inserimento scuola secondaria di Ii grado

Riproposta attività gli alunni della classe II della secondaria di I grado per la conoscenza della Scuola Secondaria di II grado

Organizzazione incontri per i genitori

Coinvolgimento degli alunni della classe terza all’organizzazione del Salone dell’Orientamento tra Liguria e Piemonte

Organizzazione incontri per i genitori

Potenziamento in ogni classe delle attività mirate alla conoscenza di sé

Raccolta dati su esiti inserimento scuola secondaria di Ii grado

Inserimento nel curricolo delle attività per le classi seconde e terze della scuola secondaria di I grado

Inserimento nel curricolo delle attività di orientamento finalizzate alla conoscenza di sé

Definizione dell’organizzazione del Salone dell’Orientamento tra Liguria e Piemonte e definizione ruolo attivo alunni e docenti coordinatori di terza

Definizione procedura da attivare ogni anno per raccolta dati su esiti inserimento nella scuola secondaria di II grado

 

Progetto P3e. I collegamenti con enti e associazioni del territorio

Organizzazione incontri a settembre

– uno Ds e enti del territorio per raccogliere le proposte

– uno enti del territorio – docenti per la scelta delle proposte

Realizzazione attività proposte (da ottobre a maggio) e verifica (maggio – giugno)con coinvolgimento enti

Riproposta incontri a settembre, dopo raccolta osservazioni nel momento della verifica. Ruolo più attivo dei docenti

Realizzazione attività proposte (da ottobre a maggio) e verifica (maggio – giugno)con coinvolgimento enti

Inserimento nel curricolo delle proposte maggiormente significative

Inserimento nel piano delle attività degli incontri con gli enti secondo precise scansioni nel corso dell’a.s.

Porre e basi per offerta di attività, in collaborazione con il territorio, in orario extracurricolare

5d) Le pari opportunità

 

PROGETTO P4

Progetto P4a. L’equità degli esiti

Progetto P4b. La riflessione sulle Prove Invalsi

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

Organizzare gli incontri dei dipartimenti disciplinari verticali (vedi parte relativa al curricolo)

Avviare gli incontri dei dipartimenti disciplinari per la Scuola Secondaria di I grado, anche al fine del confronto disciplinare per classi parallele

Inserire nelle interclassi tecniche punti relativi al confronto per classi parallele, anche di plessi diversi: predisposizione modalità per la raccolta di dati

Organizzare gli incontri dei dipartimenti disciplinari verticali (vedi parte relativa al curricolo)

Riproporre gli incontri dei dipartimenti disciplinari per la Scuola Secondaria di I grado, anche al fine del confronto disciplinare per classi parallele

Riproporre nelle interclassi tecniche punti relativi al confronto per classi parallele, anche di plessi diversi: riflessioni sulla raccolta di dati e progettazione attività finalizzate all’equità degli esiti

Organizzare gli incontri dei dipartimenti disciplinari verticali (vedi parte relativa al curricolo)

Inserire nel piano annuale delle attività gli incontri dei dipartimenti disciplinari per la Scuola Secondaria di I grado, anche al fine del confronto disciplinare per classi parallele

Sistematizzare la raccolta dati per classi parallele e inserire nel piano annuale delle attività i momenti per la riflessione sulla raccolta di dati e progettazione attività finalizzate all’equità degli esiti

Analisi dei risultati della prove Invalsi Confronto tra le classi coinvolte (avvio a.s.)

Individuazione dei punti di debolezza e dei punti di forza

Stesura indicazioni

Analisi dei risultati della prove Invalsi Confronto tra le classi coinvolte (avvio a.s.)

Individuazione dei punti di debolezza e dei punti di forza

Stesura indicazioni

Confronto con i dati dell’anno precedente per vrf la presenza di costanti e variabili

Analisi dei risultati della prove Invalsi Confronto tra le classi coinvolte (avvio a.s.)

Individuazione dei punti di debolezza e dei punti di forza

Stesura indicazioni

Confronto con i dati dei due anni precedenti per vrf la presenza di costanti e variabili

Inserimento della procedura nel curricolo – eventuali modifiche-integrazioni nel curricolo

 

Progetto P4c. Recupero e potenziamento

Raccolta dati sulla necessità di attività di recupero e potenziamento nelle diverse classi

Progettazione – realizzazione – verifica attività recupero – potenziamento

Raccolta dati sulla necessità di attività di recupero e potenziamento nelle diverse classi

Progettazione – realizzazione – verifica attività recupero – potenziamento

Raccolta dati sulla necessità di attività di recupero e potenziamento nelle diverse classi. Individuazione di costanti e variabili

Progettazione – realizzazione – verifica attività recupero – potenziamento

Progetto P4c.1. Recupero nelle classi dell’Istituto

Progetto P4c.2a. La pluriclasse di Tiglieto

Progetto P4c.2b. La competenza comunicativa

– competenza comunicativa in italiano
– competenza comunicativa in L2

(potenziamento occasioni insegnamento-apprendimento lingue straniere – certificazioni europee inglese e francese)-

Progetto P4c.2c. La competenza digitale e l’animatore digitale

Miglioramento connettività e Acquisto strumentazione. Strumentazione non come fine, ma come mezzo necessario, senza il quale non si può parlare di educazione al digitale – tecnologia come motore per impostare una didattica che tenga maggiormente conto dei modi dell’apprendere dei bambini e dei ragazzi di oggi, senza diventare esclusiva (non si apprende SOLO attraverso il digitale, ma ANCHE attraverso il digitale) – Importanza del cablaggio interno (Fondi POn)

Il portfolio digitale dell’alunno (da valutare)

Formazione docenti

 

 

6. IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

 

Il Ptof è stato preparato tenendo conto

  • del Rav

  • del punto di vista del Dirigente Scolastico nominato a partire dal 1 settembre 2015, che ha visto e modificato/integrato il Rav entro il 30 settembre 2015, ma la conoscenza articolata del nuovo Istituto è stata possibile solo nei mesi successivi (ottobre-novembre-dicembre).

Gli obiettivi di processo nel Ptof compaiono con una articolazione maggiore, non soltanto formale, (passaggio necessario per poter poi tradurre in operatività, in azione l’obiettivo), ma anche di contenuto, sono cioè integrati con i bisogni rilevati dal nuovo DS.

Il PDM riporta questa articolazione ai punti indicati dal RAv, secondo un’operazione non di riduzione (che risulterebbe uguale e contraria all’operazione svolta e quindi annullerebbe il processo) ma di collegamento strutturale

 

 

Si allega il Piano di miglioramento

 

 

7. PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL'UTENZA

 

Il territorio e l’utenza hanno espresso richieste e proposte di collaborazione in merito a

– competenze di cittadinanza:

  • educazione alla legalità
  • educazione ad un uso responsabile degli strumenti digitali e, in particolare all’uso di internet e di whatsapp
  • educazione ambientale: il rispetto dell’ambiente, l’importanza del riciclo, le procedure in casi di eventi atmosferici eccezionali, i comportamenti in caso di alluvione
  • educazione alla salute: prevenzione delle dipendenze – formazione sulle tecniche di primo soccorso
  • Collaborazione con
  • Asl3 –Protocollo di intesa fra MIUR e MS “ Per la tutela del diritto alla salute, allo studio e all’inclusione
  • Consultorio locale
  • Pediatra dott. Giancarlo Ottonello
  • Polizia Postale

 

8. FABBISOGNO PERSONALE

Situazione attuale e proiezione aa.ss. 2016-17 – 2017-18 e 2018-19

n. nati

2010

2011

2012

2013

Tiglieto

0

2

2

3

Rossiglione

26

23

22

33

Campo Ligure

33

16

25

27

Masone

37

21

32

29

hp classi di primaria

2016-17

2017-18

2018-19

 

Tiglieto

 

 

 

 

Rossiglione

1

1

1

2

Campo Ligure

2

1

1

1

Masone

2

1

2

2

nuovi iscritti all'Infanzia

 

 

 

 

Tiglieto

2016-17

 

 

 

Rossiglione

33

 

 

 

Campo Ligure

27

è presente Sc Infanzia parificata

Masone

29

 

 

 

 

Infanzia

Rossiglione: n. 3 sezioni a orario antimeridiano e pomeridiano – n. 6 docenti

Il confronto tra alunni in uscita e alunni in ingresso (in base ai dati forniti dal Comune di Rossiglione, in vista delle future iscrizioni) conferma l’attuale situazione

Campo Ligure: 2 sezioni ad orario antimeridiano e pomeridiano – n. 3 docenti ad orario intero – n. 1 docente a 12,5 ore, assegnato in organico di fatto

Il confronto tra alunni in uscita e alunni in ingresso (in base ai dati forniti dal Comune di Campo Ligure, in vista delle future iscrizioni) conferma l’attuale situazione, ma la presenza di una Scuola dell’Infanzia Parificata rende più difficile la proiezione per il 2016-17.

Masone: 4 sezioni: 3 ad orario antimeridiano e pomeridiano, 1 ad orario antimeridiano – n. 7 docenti

Il confronto tra alunni in uscita e alunni in ingresso (in base ai dati forniti dal Comune di Masone, in vista delle future iscrizioni) fa prevedere la necessità di 4 sezioni ad orario antimeridiano e pomeridiano

Organico di diritto 2015-16: 16 docenti

Necessità per l’a.s. 2016-17: 17 docenti di scuola comune

I docenti su posti di sostegno in organico di diritto erano 1, in organico di fatto 2

Per il 2016-17, la richiesta dei docenti di sostegno sarà legata all’eventuale permanenza di due alunni con h (uno a Campo Ligure e uno a Masone) alla Scuola dell’Infanzia, dopo aver sentito la neuropsichiatra di riferimento.

 

Primaria

Organico di diritto per l’a.s. 2015-16: n. 27 di scuola comune + n. 1 di inglese + n. 6 di sostegno

Tiglieto: n. 1 pluriclasse che funziona a 27 ore settimanali + 2 di mensa

Rossiglione: n. 5 classi che funzionano a 27 ore settimanali + 2 di mensa

Campo Ligure: attualmente le classi sono 5, ma è previsto l’ingresso di due prime (i potenziali alunni sono 30)

Masone: attualmente: 10 classi: 3 a tempo pieno e 7 a tempo ordinario; si prevede la richiesta di un ulteriore tempo pieno

Si prevede pertanto la richiesta di 1 o 2 unità di personale in più per

  • ingresso di due prime a Campo Ligure
  • ingresso di una classe in più a tempo pieno alla Scuola Primaria di Masone

 

Secondaria di I grado

L’organico della secondaria di I grado sarà legato alla richiesta o meno delle famiglie di continuare l’esperienza del tempo prolungato, anche dopo la settimana di lezione su 5 gg, che ha visto aumentare i pomeriggi di lezione curricolare

Rossiglione

n. 3 classi (T.P.)

Campo Ligure

n. 3 classi (T.P.)

Masone

n. 5 classi (3 a T.P. 2 a T.O.)

 

Cattedre di Lettere

Masone 3+11 ore

Campo L. 2+ 1 esterna con Rossiglione (9)

Ross. 2+ completam.di Campo (9)

Cattedre di matematica

Rossiglione: 1 + 9 h

Campo Ligure: 1 + 9 ore

Masone: 2 + 4 ore

Cattedre di inglese

Rossiglione: 9 h

Campo Ligure: 9 h

Masone: 15 h – completa con Mele

Cattedre di Francese – Ed artistica – Ed tecnica – Ed. musicale – Ed fisica

Rossiglione: 6 h

Campo Ligure: 6 h

Masone: 10 h

 

Situazione alunni H – Dsa – altri alunni Bes – Organico di sostegno

Masone

n alunni

H

DSA

altri BES

Infanzia

 

 

 

 

sez. A

29

 

 

 

sez. B

25

 

 

 

sez. C

26

1

 

 

sez. D

12

1

 

 

Primaria

 

 

 

 

1^A

16

 

 

 

1^B

14

1

 

 

2^A

21

 

 

 

2^B

17

 

 

3

3^A

16

 

1

1

3^B

16

 

1

2

4^A

14

1

 

2

4^B

13

 

 

 

5^A

16

 

 

4

5^B

16

 

2

1

Secondaria 1° grado

 

 

 

 

1^A

20

1

 

 

1^B

18

 

2

 

2^B

18

1

 

 

3^A

14

1

1

 

3^B

13

 

2

 

 

 

 

 

 

Campo Ligure

n alunni

H

DSA

altri BES

Infanzia

 

 

 

 

Sez A

17

1

 

 

Sez. B

23

 

 

 

Primaria

 

 

 

 

1^A

20

 

 

 

2^A

23

1

 

 

3^A

21

 

 

 

4^A

22

1

1

 

5^A

23

1

2

 

Secondaria 1^ grado

 

 

 

 

1^A

 

 

1

 

2^A

 

 

 

 

3^A

 

 

1

 

Rossiglione

n alunni

H

DSA

altri BES

Infanzia

 

 

 

 

Sez. A

23

 

 

 

Sez. B

22

 

 

 

Sez. C

25

 

 

 

Primaria

 

 

 

 

1^A

25

 

 

3

2^A

24

 

 

 

3^A

15

 

 

 

4^A

20

1

 

 

5^A

21

 

 

4

Secondaria 1^ grado

 

 

 

 

1^A

22

1

 

 

2^A

18

 

2

 

3^A

17

 

3

 

Tiglieto

n alunni

H

DSA

altri BES

Primaria

 

 

 

 

1^

3

 

 

 

2^

2

 

 

 

3^

4

 

 

 

4^

2

 

 

 

5^

5

 

1

 

 

 

13

20

20

 

La situazione degli alunni in situazione di Handicap, vede l’ingresso nella primaria di n. 3 alunni in situazione di gravità, che vanno ad aggiungersi ai 5 che frequenteranno la primaria nell’a.s. 2016-17, di questi tre passeranno nella Secondaria di I grado nell’a.s. 2017-18

E’ previsto un inserimento, nell’a.s. 2016-17, in classe 5^ a Masone di un altro alunno in situazione di gravità.

Si prevede pertanto:

  • una diminuzione di richieste di ore di sostegno nell’Infanzia, salvo nuove certificazioni (a.s. 2015-16: 2 docenti)
  • un aumento della richiesta di ore di sostegno nella Primaria dovuto all’arrivo di nuovi casi in seguito alle iscrizioni e in seguito a trasferimenti (a.s. 2015-16: 6 docenti)
  • un aumento della richiesta di ore di sostegno nella Secondaria di I grado dovuta al passaggio a questo ordine di scuola di alunni con gravità frequentanti attualmente la primaria e a un nuovo arrivo (anno scolastico 2015-16: 2 docenti)

 

Organico di diritto – Ata

Dsga n.1

Assistenti amministrativi n. 4

Collaboratori scolastici n. 12

L’organico dei collaboratori scolastici è quello che ci mette maggiormente in difficoltà visto

  • il n. dei plessi
  • l’orario di funzionamento dei plessi

Nonostante l’integrazione con le assegnazione del budget per la ditta di pulizie, è necessaria – ogni anno – l’assegnazione di ulteriori collaboratori scolastici nell’organico di fatto per garantire la copertura dell’orario di funzionamento e non escludere il plesso di Tiglieto, che oggi ha una copertura di 30 ore settimanali

 

 

9. L’ORGANICO DI POTENZIAMENTO

Sono stati assegnati

n. 1 docente di francese per la Scuola Secondaria di I grado.

n. 4 docenti per la Scuola Primaria

 

Per la realizzazione del PTOF sarebbero necessari

Scuola Secondaria di I grado

n. 2 docenti di inglese per la Sc Secondaria di I grado

 

Docenti secondaria di I grado

Per ogni docente = 18 ore x 33 settimane = 594 ore

Totale ore docenti organico di potenziamento = 1188

Ore riservate a progetti di potenziamento e recupero: 858

Ore riservate a supplenze di altri docc assenti: 330 (ipotesi in base a n. assenze anni precedenti e avvio a.s. 15-16)

Pacchetti di potenziamento e recupero di circa 78 ore a classe, circa 2 ore a settimana.

 

Scuola Primaria

Mantenimento 4 docenti assegnati

n. 1 docente per la pluriclasse di Tiglieto per attività a gruppi

n. 3 docenti per Primarie Masone – Campo Ligure – Rossiglione

Per ogni docente: circa 20% per supplenze quindi circa 158 ore annuali. Le restanti 634 organizzate in pacchetti orari per

– potenziamento L2

– recupero

– potenziamento italiano

– potenziamento competenza digitale

in base a richieste e organizzazione dei plessi

 

 

10. LA FORMAZIONE DEI DOCENTI

Sono state individuate le seguenti PRIORITA’ di FORMAZIONE, che verranno svolte secondo modalità operative e non soltanto di ascolto di lezioni o conferenze, con l’assegnazione di compiti di riflessione e ricerca, confronto, costruzione di percorsi

  • Formazione sull’articolazione del curricolo secondo linee disviluppo dei nuclei fondanti (attività dei Dipartimenti verticali)
  • Formazione su innovazione didattica anche attraverso l’uso delle tecnologie
  • Formazione sulla didattica inclusiva
  • Formazione sull’organizzazione di un sistema, sul ruolo e i compiti delle figure di sistema
  • Formazione sulla sicurezza (addetti al primo soccorso, addetti antincendio – preposti – RLS)

I corsi verranno organizzati in Valle Stura (tranne alcuni sulla sicurezza che saranno organizzati insieme agli Istituti della Rete Ponente) per consentire al maggior numero di docenti di prendervi parte

Ipotesi di monte ore annuale di formazione: da 20 a 30 ore annuali, salvo diverse indicazioni fornite dal Piano Nazionale di Formazione

 

 

11. LE SCHEDE DEI PRGETTI

 

Progetto P1a – Il curricolo

Denominazione progetto

Il curricolo

Priorità cui si riferisce

a) La costruzione di traguardi di competenza

d) Le pari opportunità

Traguardo di risultato

  • Avere a disposizione il curricolo di istituto organizzato per linee di sviluppo verticale dai 3 ai 14 anni a partire dai nuclei fondanti, con esemplificazioni di attività, metodologie, strategie di organizzazione e conduzione del gruppo classe sia per la parte dell’area socio-affettiva (competenze di cittadinanza) sia per la parte dell’area cognitiva
  • Avere approfondito le relazioni tra Competenze chiave per l’apprendimento permanente e il curricolo di istituto
  • Avere approfondito alcuni aspetti relativi alla competenza comunicativa in lingua italiana (anche al fine di migliorare i risultati delle prove nazionali, ma soprattutto per innovare la didattica di questa disciplina)
  • Avere aumentato le esperienze di didattica laboratoriale e di costruzione di ambienti di apprendimento secondo la prospettiva di trasformare l’aula in laboratorio e non di aumentare i laboratori come spazi a se stanti
  • Rendere i dipartimenti elementi costitutivi dell’organizzazione dell’Istituto
    • sia i dipartimenti per disciplina in verticale
    • sia i dipartimenti per disciplina per la Scuola Secondaria di I grado

finalizzati a

confronto e successiva progettazione e realizzazione di iniziative, anche per classi parallele, al fine di migliorare l’equità degli esiti

Obiettivi di processo

 

 

 

Stretto collegamento con

  • Progetto P4c.2. Il potenziamento:

  • Progetto P4c.2b. La competenza comunicativa

    • in italiano
    • In L2
  • Progetto P4c.2c. La competenza digitale

Organizzare n. 6 incontri

2 a settembre

4 durante l’a.s.

con odg che prevedano

– confronto e progettazione su parte del curricolo delle competenze di cittadinanza (settembre)

– – confronto e progettazione in relazione a un nucleo fondante per ogni disciplina –

 

Confronti e progettazioni comprensivi di aspetti legati a valutazione Osa e traguardi di competenza

 

 

 

– realizzazione e confronto (3 incontri durante a.s.)

– conclusioni (1 incontro verso maggio-giugno) – raccolta materiali e costruzione archivio buone pratiche

 

 

pianificazione obiettivi e incontri sulla conoscenza delle tecniche di primo soccorso per gli alunni della secondaria di I grado: avvio nelle prime classi

Organizzare n. 6 incontri

2 a settembre

4 durante l’a.s.

con odg che prevedano

– confronto e progettazione in relazione a due nuclei fondanti per ogni disciplina e loro relazioni con competenza comunicativa e competenza digitale (settembre)

– confronto e progettazione su due competenze chiave trasversali alle diverse discipline (settembre)

Confronti e progettazioni comprensivi di aspetti legati a valutazione Osa e traguardi di competenza

– confronto e progettazione su costruzione ambienti di apprendimento e didattica laboratoriale

 

realizzazione e confronto (3 incontri durante a.s.)

– conclusioni (1 incontro verso maggio-giugno) – –raccolta materiali e costruzione archivio buone pratiche

 

pianificazione obiettivi e incontri sulla conoscenza delle tecniche di primo soccorso per gli alunni della secondaria di I grado: coinvolgimento classi prime e seconde

rganizzare n. 6 incontri

2 a settembre

4 durante l’a.s.

con odg che prevedano

confronto e progettazione in relazione a due nuclei fondanti per ogni disciplina e loro relazioni con competenza comunicativa e competenza digitale (settembre)

– confronto e progettazione su due competenze chiave trasversali alle diverse discipline (settembre)

Confronti e progettazioni comprensivi di aspetti legati a valutazione Osa e traguardi di competenza

– confronto e progettazione su costruzione ambienti di apprendimento e didattica laboratoriale

realizzazione e confronto (3 incontri durante a.s.)

– conclusioni (1 incontro verso maggio-giugno) – raccolta materiali e costruzione archivio buone pratiche

Raccolta e pubblicazione sul sito web del lavoro del triennio

 

pianificazione obiettivi e incontri sulla conoscenza delle tecniche di primo soccorso per gli alunni della secondaria di I grado: coinvolgimento di tutte le classi

Situazione su cui si interviene

Durante l’anno scolastico 2014/15 sono già stati realizzati 5 incontri tra i docenti di tutti gli ordini di scuola divisi in dipartimenti:

  • Linguaggi non verbali
  • Lingue straniere
  • Ambito antropologico
  • Ambito logico matematico
  • Ambito Italiano

Mirati a un confronto finalizzato a uno sviluppo in verticale dei nuclei fondanti del curricolo d’Istituto

Alla fine di questi incontri sono state prodotte le relazioni finali , una per ciascun ambito, dalle quali emerge una non ancora completa condivisione dell’uso del curricolo, soprattutto negli aspetti metodologici e in relazione alle competenze chiave, e la necessità di rielaborare lo stesso al fine di renderlo più omogeneo anche sotto il profilo della struttura.

E’ necessario inoltre strutturare allo stesso modo i curricoli dei diversi ordini di scuola di una stessa disciplina.

E’ necessario rivedere l’aspetto dell’area socio-affettiva e confrontarci sulla competenza digitale

Attività previste

Analisi dell’ attuale curricolo

Riflessione e confronto su ciò che va mantenuto e su ciò che va modificato

Tentativo di uniformare il documento utilizzando il nucleo fondante come trait d’union tra i diversi ordini di scuola

Stesura di percorsi sia in verticale che in parallelo e raccolta delle buone pratiche in archivio accessibile ai docenti

Risorse finanziarie necessarie

per acquisti strumentazione e servizi

nessuna

Risorse umane (ore) / area

 

Risorse per retribuzione risorse umane

Funzioni strumentali:

coordinatori dei dipartimenti (n. 4)

animatore digitale (n. 1)

Budget assegnato per le FS

Altre risorse necessarie

Eventuali altri risorse, attinte dal Fis, per retribuire un totale di

30 ore a testa (30 x 5 = 150 ore funzionali) ogni anno

Indicatori utilizzati

Valori/situazioni attese

Numero nuclei fondanti rielaborati all’interno del curricolo

Numero di esempi di buone pratiche esemplificate nella raccolta materiali

Numero di docenti che utilizzano le buone pratiche per almeno la metà dell’attività progettate e realizzate (documentazione: sviluppo UDA)

Alla fine del triennio:

 

l’utilizzo sistematico delle buone pratiche e la completa rielaborazione e utilizzo del nuovo curricolo nella programmazione di ciascun docente

 

Progetto P1b – L’organizzazione dell’orario

Denominazione progetto

L’organizzazione dell’orario

Priorità cui si riferisce

a) La costruzione di traguardi di competenza

d) Le pari opportunità

Traguardi di risultato

  • Avere adottato un’organizzazione oraria, soprattutto nella scuola secondaria di I grado, che risponde ad alcune criticità, subentrate dopo la distribuzione dell’orario su 5 giorni e favorisce i modi e i tempi del curricolo
  • Avere aumentato le esperienze di didattica laboratoriale e di costruzione di ambienti di apprendimento secondo la prospettiva di trasformare l’aula in laboratorio e non di aumentare i laboratori come spazi a se stanti

Obiettivi di processo

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

 

Nominare una commissione per la raccolta e l’analisi di proposte di organizzazione dell’orario

Coinvolgimento di membri del Consiglio di istituto – componenti genitori nella commissione

Messa a punto di una nuova organizzazione oraria

Applicare nuova organizzazione oraria

Monitorare

Valutare

Applicare organizzazione oraria con eventuali modifiche-integrazioni

Monitorare

Valutare

Definire nuovo modello orario definitivo

Situazione su cui si interviene

Da alcuni anni la scuola secondaria di primo grado ha adottato la settimana corta inserendo le 5 ore del sabato mattina in due pomeriggi curricolari: uno da tre ore (uscita alle 17:10) uno da due ore (uscita alle 16:10). Si aggiunge un terzo pomeriggio facoltativo per i laboratori, sempre meno frequentato dagli alunni, a causa anche di impegni extrascolastici, quali l’attività sportiva. In questi anni si è notato che il pomeriggio da tre ore risulta di difficile gestione soprattutto per la stanchezza accumulato in 9 ore di permanenza a scuola.

La situazione oraria della scuola primaria non presenta criticità che possano motivare una modifica. Andrà valutata la possibilità di offrire un terzo pomeriggio ad alcune classi (IV e V, per es) del tempo ordinario, grazie all’organico potenziato

Rispetto alla didattica laboratoriale e alla costruzione di ambienti di apprendimento nell’Istituto c’è una esperienza consolidata, ma non completamente generalizzata, di buone pratiche, quali:

  • il lavoro a piccoli gruppi, favoriti anche dal posizionamento dei banchi a formare isole di lavoro
  • l’apprendimento collaborativo attraverso l’attività di tutoring tra pari
  • costruzione di mappe mentali/concettuali trasversali attraverso l’attività di brain-storming

La variazione dell’organizzazione oraria dovrà mirare a una maggiore possibilità di adozione della didattica laboratoriale

Attività previste

Costituzione di una commissione

Confronto tra diverse ipotesi di modelli orario

Individuazione del modello orario più adatto al raggiungimento degli obiettivi di questo progetto e degli altri progetti del Ptof

Proposta adeguatamente motivata al Consiglio di Istituto

Adozione dell’orario

Monitoraggio

Valutazione conclusiva

Adozione in modo definitivo del modello

Risorse finanziarie necessarie

per acquisti strumentazione e servizi

 

Risorse umane (ore) / area

Risorse per retribuzione risorse umane

n. Pacchetto di 20 ore funzionali del Fis per la retribuzione dei componenti della commissione per la rielaborazione dell’orario, che si ipotizzano in numero di 4.

Altre risorse necessarie

 

Indicatori utilizzati

Valori/situazioni attese

n. di pomeriggi di lezione curricolare

n. di ore di lezione al giorno

n. di ore di compresenza per attività laboratoriali

Numero di attività, anche trasversali, significative in cui l’allievo sia sempre più coinvolto e motivato ad affrontare e risolvere compiti autentici

Migliorare la relazione orario delle lezioni – tempi di attenzione e apprendimento

Dare la possibilità ai docenti di tutte le discipline di avere ore in compresenza.

Aumentare il n. delle attività che prendono avvio da compiti autentici in ogni ordine di scuola

 

Progetto P2a – Le relazioni docente-alunno e docente-genitore

Denominazione progetto

Le relazioni docente-alunno e docente-genitore

Priorità cui si riferisce

b) Lo stare bene a scuola

Traguardi di risultato

  • Avere ridato senso e significato al contratto formativo con gli alunni e al patto di corresponsabilità con i genitori, in stretto collegamento con le competenze di cittadinanza

Obiettivi di processo

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

Stretta relazione con il Progetto P1a per la parte relativa alle competenze di cittadinanza

Predisporre questionario (da somministrare alla fine dell’a.s. 2015-16 o in avvio 2016-17) a.s. per alunni e famiglie su

– aspetti relazionali e di condivisione

Predisporre un modello che metta in stretta relazione la parte del curricolo delle competenze di cittadinanza con la stesura del contratto formativo con gli alunni e il patto di corresponsabilità con i genitori, anche al fine di creare una condivisione nei modi di procedere

Organizzare incontro con i docenti e i genitori per stesura e condivisione patto di corresponsabilità

Predisporre monitoraggio intermedio

 

 

 

Utilizzare modello per contratto formativo e patto di corresponsabilità e raccogliere elementi per revisione

 

Organizzare incontro con i docenti e i genitori per stesura e condivisione patto di corresponsabilità

 

Predisporre monitoraggio intermedio

Applicare, monitorare, valutare

– risultati conseguiti con applicazione

– Modalità condivise per stesura contratto formativo e patto di corresponsabilità

– piano inclusivo di classe

 

 

Proporre modifiche/integrazioni

Situazione su cui si interviene

Nell’istituto vengono utilizzati differenti modelli relativi a contratto formativo e patto di corresponsabilità; sarebbe invece significativo l’uso di un modello unificato come strumento efficace per lo sviluppo delle competenze di cittadinanza attraverso un percorso graduale ed unitario nei diversi gradi di istruzione.

Con il contratto formativo ed il patto di corresponsabilità si regola la relazione docente-alunno e docente-genitore: per questo si ritiene di dover mettere in pratica azioni che portino tali soggetti ad una maggior consapevolezza rispetto al significato dei patti che concordano ogni anno

Attività previste

Primo anno

  • somministrazione di un questionario agli alunni relativo al contratto formativo (secondo ciclo primaria e scuola secondaria di primo grado)
  • somministrazione di un questionario ai genitori relativo al patto di corresponsabilità
  • condivisione e analisi da parte di una commissione di docenti dei risultati dei questionari con cui individuare il grado di consapevolezza di genitori ed alunni rispetto ai documenti
  • incontri della medesima commissione per la stesura di un modello unificato di contratto formativo e di patto di corresponsabilità, utilizzabile nei diversi gradi di istruzione dell’istituto, realizzato a partire dalle competenze di cittadinanza del curricolo e da ciò che è emerso dai questionari
  • a partire dal modello unificato proposto:
    • stesura condivisa del patto di corresponsabilità con i genitori (assemblea)
    • stesura condivisa del contratto formativo con gli alunni (discussione collettiva con cui si stabiliscono gli impegni assunti da docenti e alunni)
  • successivamente (monitoraggio intermedio):
    • incontro con i genitori per monitorare l’efficacia del patto di corresponsabilità e stabilire eventuali modifiche (assemblea)
    • discussione con gli alunni per monitorare l’efficacia del contratto formativo e stabilire eventuali modifiche

Secondo anno

tenendo conto di ciò che è stato verificato nella discussione con genitori/alunni rispetto ai documenti se ne utilizza, per il secondo anno, la versione modificata:

  • stesura condivisa del patto di corresponsabilità con i genitori (assemblea)
  • stesura condivisa del contratto formativo con gli alunni

successivamente (monitoraggio intermedio):

  • incontro con i genitori per monitorare l’efficacia del patto di corresponsabilità e stabilire eventuali modifiche (assemblea)
  • discussione con gli alunni per monitorare l’efficacia del contratto formativo e stabilire eventuali modifiche

Terzo anno

Valutazione del percorso fatto tramite:

  • somministrazione di un nuovo questionario agli alunni relativo al contratto formativo (secondo ciclo primaria e scuola secondaria di primo grado)
  • somministrazione di un nuovo questionario ai genitori relativo al patto di corresponsabilità
  • condivisione e analisi da parte di una commissione di docenti dei risultati dei questionari con cui individuare il grado di consapevolezza di genitori ed alunni rispetto ai documenti, confrontando i risultati ottenuti nei due questionari
  • riflessione sull’efficacia dei due documenti riscontrata negli anni di applicazione da cui possono emergere eventuali modifiche e/o integrazioni dei modelli per giungere alla versione definitiva.

Risorse finanziarie necessarie

per acquisti strumentazione e servizi

 

Risorse umane (ore) / area

 

Risorse per retribuzione risorse umane

Commissione formata da docenti rappresentanti di ogni plesso (ordine e grado) dell’istituto .

Si prevedono indicativamente 3 incontri l’anno di 2 ore ciascuno. Commissione formata da 4 docenti

4x2x3 = 24 ore funzionali per gli incontri + ulteriori 4 ore funzionali a testa (16 ore) per rielaborazione materiali = 40 ore funzionali dal FIS

Altre risorse necessarie

 

Indicatori utilizzati

Valori/situazioni attese

  • partecipazione e livello consapevolezza dei genitori misurata attraverso il n. dei questionari restituiti e percentuale distribuzione risposte
  • n. classi in cui contratto formativo e patto di corresponsabilità sono stati preparati seguendo la procedura condivisa e il modello concordato
  • n. valutazioni sommative argomentate e descritte utilizzando gli indicatori dell’area socio-affettiva, del contratto formativo e del patto di corresponsabilità

Si vuole raggiungere

  • una stretta correlazione tra programmazione area socio-affettiva (competenze di cittadinanza) – contratto formativo e patto di corresponsabilità – valutazione delle competenze di cittadinanza, anche ai fini della verifica e valutazione sommativa
  • il coinvolgimento consapevole di alunni e genitori
  • il miglioramento del clima di classe accompagnato da un aumento del livello di consapevolezza della responsabilità di ciascuno nel determinarlo

 

Progetto P2b – La didattica inclusiva

Denominazione progetto

La didattica inclusiva

Priorità cui si riferisce

b) Lo stare bene a scuola

Traguardi di risultato

– Applicare nelle classi una didattica inclusiva per ogni alunno

Obiettivi di processo

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

Stretta relazione con il Progetto P1a per la parte relativa alle competenze di cittadinanza

Modificare il piano inclusivo di classe

 

Formazione sulla didattica inclusiva

Utilizzare il piano inclusivo di classe

 

Verificare significatività piano inclusivo di classe

Utilizzare il piano inclusivo di classe

Verificare significatività piano inclusivo di classe

Arrivare a stesura definitiva piano inclusivo di classe

Situazione su cui si interviene

Il modello di piano adottato quest’anno è stato il tentativo di avviare il confronto e la sottoscrizione di un impegno per la didattica inclusiva per tutti.

L’uso di tale documento ha incontrato alcune difficoltà nel descrivere concretamente le pratiche didattiche adottate da ciascun consiglio di classe. C’è il rischio che diventi una dichiarazione di intenti più che una reale guida all’utilizzo di una didattica inclusiva. Si sente quindi l’esigenza di rielaborare il modello al fine di renderlo maggiormente esaustivo rispetto alle strategie adottate.

Inoltre per attuare sempre più consapevolmente una didattica inclusiva nelle classi dell’istituto, si ritiene utile svolgere della formazione relativamente alle strategie didattiche utili a favorire l’inclusione.

Attività previste

  • incontri di formazione sulla didattica inclusiva (stili di apprendimento, bisogni educativi speciali, strategie inclusive, metodologia,..);
  • analisi di alcuni modelli di piani inclusivi di classe nei quali riscontrare vantaggi e criticità rispetto al modello adottato dall’istituto;
  • stesura del nuovo piano inclusivo di classe e condivisione da parte dei docenti
  • uso del nuovo piano inclusivo nelle classi con bisogni educativi speciali
  • analisi delle nuove criticità riscontrate dai consigli di classe che lo hanno utilizzato e condivisione
  • modifica, sulla base delle criticità emerse, del piano inclusivo
  • uso del nuovo piano inclusivo nelle classi con bisogni educativi speciali
  • verifica della significatività del piano inclusivo di classe da parte dei consigli di classe che ne evidenziano vantaggi e criticità
  • raggiungimento di una versione definita del piano inclusivo

Risorse finanziarie necessarie

per acquisti strumentazione e servizi

/

Risorse umane (ore) / area

Risorse per retribuzione risorse umane

Commissione di docenti da retribuire con i fondi del FIS – 3 incontri di 2 ore ciascuno – n. 4 docenti: 4 docc x 3 incontri x 2 ore = 24 ore funzionali + altre 4 ore funzionali a testa per preparazione e elaborazione materiali. Totale: 40 ore funzionali

Retribuzione di esperto per n. 3 moduli di 2 ore ciascuno – totale 300 euro – fondi Formazione

Altre risorse necessarie

Utilizzo sala riunioni per incontri in plenaria e formazione

Indicatori utilizzati

Valori/situazioni attese

  • numero docenti che partecipano agli incontri di formazione
  • numero di incontri prefissati per la stesura del modello del piano inclusivo, fino al raggiungimento della versione definitiva
  • numero delle programmazioni nelle quali si dedicano spazi di riflessione/programmazione relativi all’inclusione.
  • numero di docenti che utilizzano pratiche inclusive all’interno dei percorsi didattici esplicitati nelle uda
  • numero di contatti a sportelli di ascolto, specialisti, terapisti per consulenze sulla inclusività
  • n. di consigli di classe che utilizzano in modo significativo il modello del piano inclusivo.
  • buon livello di adesione da parte dei docenti agli incontri di formazione
  • 3 incontri
  • aumento negli ordini del giorno di voci relative ad azioni di inclusività
  • aumento del numero di docenti che utilizzano pratiche inclusive all’interno dei percorsi didattici esplicitati nelle uda
  • aumento di consulenze ed incontri che possano dare spunti per migliorare le strategie per l’inclusione
  • aumento del numero di consigli di classe che utilizzano il piano inclusivo in modo significativo

 

Progetto P3a – L’organigramma dell’istituto

Denominazione progetto

L’organigramma dell’Istituto

Priorità cui si riferisce

c) L’unitarietà

Traguardi di risultato

  • Aver aumentato il livello del senso di appartenenza, del proprio ruolo e dei propri compiti all’interno dell’Istituto
  • Avere nominato figure di riferimento in relazione agli aspetti portanti del Ptof

Obiettivi di processo

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

 

 

Questionario da costruire su senso di appartenenza

– curare la distribuzione di ruoli e compiti all’interno dell’Istituto in modo che tutti contribuiscano al buon funzionamento della scuola

– nominare figure responsabili per gli aspetti fondamentali del Ptof

– individuare i collaboratori del DS e le FS assegnando loro compiti precisi e sottoposti a verifica

 

 

Revisione organigramma e eventuale parziale ridefinizione compiti al fine di rendere i compiti mirati alle priorità e alle eventuali modifiche-integrazioni necessarie

Riproposta questionario su senso di appartenenza

Revisione organigramma e eventuale parziale ridefinizione compiti al fine di rendere i compiti mirati alle priorità e alle eventuali modifiche-integrazioni necessarie

Situazione su cui si interviene

Rendere maggiormente funzionali ruolie compiti con gli obiettivi del PTOF

Attività previste

  • Preparazione, distribuzione e tabulazione questionario

  • Individuazione figure e compiti in relazione agli aspetti costitutivi del Ptof e ai vari progetti da realizzare

  • individuazione persone per ricoprire ruoli e svolgere compiti in base a criteri

  • verifica in base ai compiti assegnati e eventuale ridefinizione di ruoli e compiti

Risorse finanziarie necessarie

per acquisti strumentazione e servizi

 

Risorse umane (ore) / area

Risorse per retribuzione risorse umane

Fondi per la formazione per eventuali incontri sulle figure di sistema: n. 2 incontri di 2 ore ciascuno – 200 euro

Altre risorse necessarie

 

Indicatori utilizzati

  • n. di figure per ogni macro area del Pof

  • n. di compiti assegnati a ciascuna figura in relazione agli obiettivi del Ptof

  • n. di compiti portati a termine

  • percentuale di compiti svolti e obiettivi raggiunti

Valori/situazioni attese

  • avere un organigramma funzionale agli obiettivi di risultato e di processo del Ptof

  • avere aumentato il senso di appartenenza

 

Progetto P3b – La comunicazione

Denominazione progetto

La comunicazione

Priorità cui si riferisce

c) L’unitarietà

Traguardi di risultato

– Aver migliorato la comunicazione all’interno dell’Istituto e verso l’esterno

Obiettivi di processo

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

Stretto collegamento con Progetto P4c.2c. La competenza digitale

– creare canali di comunicazione tra i docenti e con il Ds attraverso l’utilizzo di mailing list

– creare canali di comunicazione con i genitori attraverso il sito web e il profilo Facebook

– utilizzo scrutinio online accesso ai genitori dopo incontro con i docenti

 

Prosecuzione comunicazione attraverso sito web e profilo facebook

Inserimento del registro elettronico Regel per alcune classi campione

 

Prosecuzione comunicazione attraverso sito web e profilo facebook

Aumento del n delle classi coinvolte nell’utilizzo del registro elettronico

Situazione su cui si interviene

L’Istituto è organizzato su più plessi, appartenenti a Comuni diversi e a realtà territoriali con alcune esigenze in comune e altre differenti. E’ necessario migliorare la comunicazione tra Ds ,docenti e famiglie; attraverso un utilizzo più organico degli strumenti informatici e dei vari sistemi di comunicazione

Attività previste

  • Sensibilizzare degli utenti e del personale scuola sui vantaggi derivanti dall'utilizzo delle T.I.C.;

  • Rafforzare la preparazione del personale in materia di competenze digitali, raggiungendo tutti gli attori della comunità scolastica

  • Promuovere il legame tra innovazione didattica – tecnologie digitali – comunicazione

  • Utilizzare gli strumenti informatici per comunicare e velocizzare pertanto lo scambio di informazioni

  • Utilizzare gli strumenti informatici come complementari ad altri mezzi di comunicazione e non in modo esclusivo per non diminuire i contatti soprattutto tra scuole e famiglia

Risorse finanziarie necessarie

per acquisti strumentazione e servizi

  • Acquistare strumentazione (dispositivi fissi e mobili) per le aule e i laboratori – Vedi Progetto P4c.2c. La competenza digitale

  • Acquistare strumentazioni per il registro elettronico: 10.000 euro (n. di classi: 31)

  • Acquistare registro elettronico (circa 1000 euro) e introdurlo in tutte le classi con la seguente gradualità : primo anno almeno un plesso di scuola secondaria – anni successivi: aumento del n. delle classi

Risorse umane (ore) / area

Risorse per retribuzione risorse umane

Collaboratori del Dirigente presenti in ogni plesso (retribuiti con il Fis per un pacchetto di 30 ore funzionali annuali, che hanno anche altri compiti, oltre a quello di favorire la comunicazione all’interno e all’esterno)

Animatore digitale

Altre risorse necessarie

 

Indicatori utilizzati

Valori/situazioni attese

  • Connettività all’interno e verso l'esterno

  • Velocità delle connessioni presenti nei diversi plessi dell’Istituto

  • Diffusione utilizzo Registro elettronico

  • controllo degli accessi da parte delle famiglie al sito web e al registro elettronico attraverso contatore visitatori

  • n. comunicazioni cartacee – n. comunicazioni digitali

  • tempi per la diffusione o lo scambio di informazioni

  • coinvolgimento dell’animatore digitale per rafforzare la preparazione del personale anche attraverso FAQ

  • avere tutte le aule dei plessi raggiunte o dal cablaggio o dal wifi

  • avere il registro elettronico utilizzato in tutti i plessi e in tutte le classi

  • aumento del tempo di utilizzo delle tecnologie digitali

  • aumento e consolidamento della comunicazione interna e verso le famiglie attraverso sito web e profilo facebook

  • dematerializzazione per quanto riguarda comunicazioni interne ed esterne

  • aumento flusso comunicazione interne ed esterna e riduzione tempi

 

Progetto P3c – La continuità

Denominazione progetto

La continuità

Priorità cui si riferisce

c) L’unitarietà

Traguardi di risultato

– Avere nell’ordinaria organizzazione dell’Istituto attività di continuità finalizzate alla

  • conoscenza degli alunni e alla conoscenza reciproca dei docenti dei diversi ordini di scuola,

  • attività per il rinforzo della continuità all’interno del curricolo

Obiettivi di processo

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

Stretto collegamento con Progetto P1a. Il curricolo

Progetto P4a. L’equità degli esiti

Progetto P4b riflessione sulle Prove Invalsi

Progetto P4c.2c. La competenza digitale

Definizione incontri docenti anni ponte

  • per conoscenza alunni
  • per conoscenza reciproca
  • per confronto su curricolo

Definizione incontri docenti anni ponte

  • per conoscenza alunni
  • per conoscenza reciproca
  • per confronto su curricolo

Inserimento in modo definitivo, nel piano annuale delle attività degli incontri tra docenti degli anni ponte

Situazione su cui si interviene

Nell’Istituto Comprensivo attualmente sono presenti situazioni molto diversificate riguardo agli interventi di continuità tra i differenti ordini di scuola, sia dal punto di vista delle modalità che dei contenuti.

Tuttavia, a partire dal lavoro svolto dai Dipartimenti nell’a.s. 2014/15, sono stati recuperati aspetti comuni inerenti i profili d’uscita delle classi ponte .A questo proposito è stato altresì significativo l’avvio del confronto tra i docenti dei vari ordini di scuola rispetto alla metodologia relazionale ( docente -alunno ) e all’aspetto motivazionale dell’apprendimento.

Il progetto è pertanto finalizzato a:

  • rivalutare la conoscenza diretta degli alunni , attualmente trascurata, mediante interventi in classe da parte dei docenti-riceventi delle classi ponte

  • potenziare il confronto tra i docenti sulle metodologie e le strategie adottate nell’attività didattica in modo più “diretto”

  • rendere il passaggio degli alunni , tra i vari ordini di scuola, più sereno, consapevole e motivato

Attività previste

  1. Incontri finalizzati alla conoscenza degli alunni negli aspetti

  • di personalità
  • di contesto familiare
  • di motivazione all’apprendimento
  • di stile di apprendimento
  • di crescita nelle competenze di cittadinanza
  • di crescita nelle competenze disciplinari
  1. Individuazione di problematiche caratterizzanti gli anni ponte e realizzazione di attività per prevenirle condotte dai docenti degli anni ponte

  2. Riflessione sui profili di uscita

  3. Partendo da tali attività si potrà proporre una eventuale revisione dei profili di uscita degli alunni delle classi ponte

  4. Stretta relazione con le attività del Progetto 1a – curricolo

Risorse finanziarie necessarie

per acquisti strumentazione e servizi

 

Risorse umane (ore) / area

 

Risorse per retribuzione risorse umane

Retribuzione docenti degli anni ponte per le attività svolte in orario aggiuntivo: classi ponte

  • n. 3 Infanzia
  • n. 4 primaria

Docenti coinvolti: 6 infanzia-primaria; 16 primaria-secondaria I grado – Totale 22 docenti – 10 ore a testa: 6 con alunni – 4 funzionali da retribuire con il Fis. Si cercherà di ridurre il monte ore facendo coinvolgere in parte le attività con l’orario settimanale dei docenti

Altre risorse necessarie

 

Indicatori utilizzati

Valori/situazioni attese

  • N. progetti e attività programmate e realizzate ai fini della continuità negli anni ponte

  • N. profili degli alunni degli anni ponte compilati e utilizzati grazie alle attività realizzate

Aumentare le conoscenze in possesso dei docenti che accolgono gli alunni nel momento del passaggio di ordine di scuola.

Diminuire i tempi dedicati alla conoscenza degli alunni in fase di avvio di a.s.

Rendere il passaggio di ordine di scuola – per i ragazzi – maggiormente consapevole

 

Progetto P3d – L’orientamento

Denominazione progetto

L’orientamento

Priorità cui si riferisce

c) L’unitarietà

Traguardi di risultato

– Avere nell’ordinaria organizzazione dell’Istituto attività di orientamento inteso come

  • conoscenza di sé, delle proprie potenzialità, delle proprie attitudini, dei propri punti di debolezza

  • conoscenza dell’organizzazione della scuola secondaria di II grado e delle possibilità e prospettive offerte

  • organizzazione maggiormente significativa per alunni e genitori del Salone dell’Orientamento

Obiettivi di processo

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

 

Avvio attività per gli alunni della classe II della secondaria di I grado per la conoscenza della Scuola Secondaria di II grado

Preparazione degli alunni della classe terza alla visita al Salone dell’Orientamento tra Liguria e Piemonte

Avvio in ogni classe di attività mirate alla conoscenza di sé

Raccolta dati su esiti inserimento scuola secondaria di II grado

Riproposta attività gli alunni della classe II della secondaria di I grado per la conoscenza della Scuola Secondaria di II grado

Organizzazione incontri per i genitori

Coinvolgimento degli alunni della classe terza all’organizzazione del Salone dell’Orientamento tra Liguria e Piemonte

Organizzazione incontri per i genitori

Potenziamento in ogni classe delle attività mirate alla conoscenza di sé

Raccolta dati su esiti inserimento scuola secondaria di II grado

Inserimento nel curricolo delle attività per le classi seconde e terze della scuola secondaria di I grado

Inserimento nel curricolo delle attività di orientamento finalizzate alla conoscenza di sé

Definizione dell’organizzazione del Salone dell’Orientamento tra Liguria e Piemonte e definizione ruolo attivo alunni e docenti coordinatori di terza

Definizione procedura da attivare ogni anno per raccolta dati su esiti inserimento nella scuola secondaria di II grado

Situazione su cui si interviene

Attualmente all’interno del Comprensivo si svolgono alcune attività di Orientamento nella classe terza e non in tutte le classi nello stesso modo e con lo stesso tempo dedicato. Si tratta di attività volte alla conoscenza della scuola secondaria di II grado, tra cui c’è la partecpazione al Salone dell’Orientamento a Genova e a Rossiglione, al quale partecipano anche le scuole superiori del Basso Piemonte.

  • E’ importante dare maggior rilievo al Salone e dare un ruolo maggiormente attivo agli alunni sia nella preparazione, sia nel momento della visita.
  • E’ necessario anche un coinvolgimento dei genitori a livello informativo, meglio a partire dai genitori della classe seconda.
  • E’ necessario: concordare le attività per le classi terze e anticipare alcune attività nelle classi seconde.
  • E’ necessario altresì riprendere e far ripartire, in ogni classe, di ogni ordine di scuola, attività volte alla conoscenza di sé

L’obiettivo è quello di guidare gli alunni, a metà della terza secondaria di I grado, a compiere una scelta serena e consapevole.

Attività previste

Attività previste per le classi seconde

  1. Al fine di potenziare la conoscenza di sé e delle proprie attitudini , il coordinatore, coadiuvato da altro docente del consiglio di classe, andrà a predisporre attività mirate a tale scopo ; a conclusione dell’attività l’alunno dovrà avere chiaro il proprio profilo di apprendimento.
  2. A conclusione del lavoro i docenti coinvolti raccoglieranno i dati al fine di redigere il profilo di apprendimento di ogni alunno.
  3. Questo strumento sarà conservato in un portfolio di ogni alunno (da avviare) ed utilizzato l’anno successivo per le attività di orientamento programmate.

Attività previste per le classi terze (per alcune, si valuterà l’anticipo in classe seconda)

  1. presentazione efficace e completa ( anche mediante informazioni da web e slide ) sulle varie tipologie di scuole secondarie ( da parte del coordinatore + collaboratore)
  2. predisporre un questionario ideato dagli alunni che, sulla scia di quanto visto, ponga domande esplicative e di approfondimento sulle offerte formative delle varie scuole presentate nelle slide ; a tali quesiti potranno rispondere i docenti coordinatori dell’attività , anche avvalendosi di interlocuzioni dirette con le scuole via web o durante la visita al Salone dell’Orientamento
  3. Visita diretta e concordata di alcune scuole particolarmente interessanti , da parte degli studenti con relativi genitori nei giorni di open day
  4. consegna profilo orientativo in uscita ai genitori per la scelta della scuola
  5. Verifica inserimento nelle scuole secondarie di II grado

Attività per tutte le classi

Predisposizione di attività per tutte le classi secondo un curricolo della conoscenza di sé (Relazione con Progetto P1a . Il curricolo)

Risorse finanziarie necessarie

per acquisti strumentazione e servizi

.

Risorse umane (ore) / area

Risorse per retribuzione risorse umane

Attività 1- 2 per classi seconde 6 h pro capite per i docenti coinvolti

Attività 4-5 per classi terze : 12 h pro capite per docenti coinvolti.

Pagamento con fondo Istituto (nel computo sono conteggiate anche le due ore per il ricevimento individuale dei genitori)

Altre risorse necessarie

Materiali sull’offerta formativa delle varie tipologie di scuola e dei vari Istituti

Indicatori utilizzati

  • numero docenti e alunni coinvolti

  • numero scuole secondarie coinvolte

  • numero alunni referenti della propria esperienza scolastica ( biennio superiori)

  • numero genitori interessati e coinvolti nella realizzazione dell’attività

Valori/situazioni attese

  • Efficacia di orientamento nella scelta della scuola secondaria di II grado

  • Migliore livello di consapevolezza da parte degli alunni e delle famiglie sulla scelta da attuare

  • Miglioramento modi e tempi di conoscenza delle famiglie con le scuole secondarie di II grado

  • diminuzioni situazioni di disagio nel passaggio dalla secondaria di I grado alla secondaria di II grado

 

Progetto P3e – I collegamenti con enti e associazioni del territorio

Denominazione progetto

I collegamenti con enti e associazioni del territorio

Priorità cui si riferisce

c) L’unitarietà

Traguardi di risultato

Coinvolgere enti e associazioni del territorio, che hanno proposte per la scuola, in modo più sistematico, secondo tempi più idonei alle fasi di progettazione e realizzazione della scuola

Obiettivi di processo

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

 

Organizzazione incontri a settembre

– uno Ds e enti del territorio per raccogliere le proposte

– uno enti del territorio – docenti per la scelta delle proposte

Realizzazione attività proposte (da ottobre a maggio) e verifica (maggio – giugno)con coinvolgimento enti

Riproposta incontri a settembre, dopo raccolta osservazioni nel momento della verifica. Ruolo più attivo dei docenti

Realizzazione attività proposte (da ottobre a maggio) e verifica (maggio – giugno)con coinvolgimento enti

Inserimento nel curricolo delle proposte maggiormente significative

Inserimento nel piano delle attività degli incontri con gli enti secondo precise scansioni nel corso dell’a.s.

Porre e basi per offerta di attività, in collaborazione con il territorio, in orario extracurricolare

Situazione su cui si interviene

Le proposte che provengono alla scuola da enti e associazioni del territorio sono numerose, ma non sempre tengono conto dei tempi di programmazione e realizzazione delle scuole. Provengono spesso iniziative in corso d’anno e la scuola i trova – in alcuni casi – a rincorrere le richieste di collaborazione per non essere accusata di poca apertura al territorio.

E’ necessario inoltre un maggior coinvolgimento attivo delle scuole per rendere le proposte meglio inserite nel curricolo

Il progetto mira ad una maggiore programmazione e sistematicità degli interventi e ad un ruolo più attivo delle scuole nella fruizione delle risorse del territorio.

Censimento Enti e associazioni del territorio:

  • Comuni (es.trasporto, biblioteca, spettacoli…)
  • Pro Loco
  • Biblioteche
  • Associazioni commercianti
  • Associazione Alpini
  • Croce Rossa
  • Protezione Civile
  • Parco del Beigua
  • Parco di Capanne di Marcarolo
  • Musei locali: Museo Tubino, Museo della filigrana, Museo Passatempo

Attività previste

  • inviti ad incontri di presentazione di inizio a.s.
  • incontri di presentazione delle proposte in avvio di a.s.
  • periodo di scelta delle proposte in base alle programmazioni delle diverse classi
  • realizzazione
  • verifiche e valutazioni

Risorse finanziarie necessarie

per acquisti strumentazione e servizi

Acquisto telecamera digitale per documentazione attività svolte: 800 euro

Risorse umane (ore) / area

Risorse per retribuzione risorse umane

Retribuzione di ore aggiuntive per i docenti in caso di attività che richiedano la compresenza (es: uscite didattiche)

Altre risorse necessarie

 

Indicatori utilizzati

  • tempi della presentazione, della progettazione e della realizzazione

  • ­numero plessi coinvolti

  • numero alunni aderenti ai vari progetti e concorsi

  • numero docenti coinvolti

  • n. enti, associazioni ,enti coinvolti

Valori/situazioni attese

  • Miglioramento tempi delle adesioni e dell’organizzazione delle attività

  • ruolo maggiormente attivo della scuola

  • Miglioramento fruizione delle risorse del territorio

  • Miglioramento conoscenza del territorio locale e dei suoi enti

  • Valorizzazione patrimonio culturale della tradizione locale

 

Progetto P4a. L’equità degli esiti

Denominazione progetto

L’equità degli esiti

Priorità cui si riferisce

d) Le pari opportunità

Traguardi di risultato

Rendere i dipartimenti elementi costitutivi dell’organizzazione dell’Istituto

  • sia i dipartimenti per disciplina in verticale

  • sia i dipartimenti per disciplina per la Scuola Secondaria di I grado

finalizzati a

confronto e successiva progettazione e realizzazione di iniziative, anche per classi parallele, al fine di migliorare l’equità degli esiti

Obiettivi di processo

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

Stretto collegamento con Progetto P1a – curricolo

Organizzare gli incontri dei dipartimenti disciplinari verticali (vedi parte relativa al curricolo)

Avviare gli incontri dei dipartimenti disciplinari per la Scuola Secondaria di I grado, anche al fine del confronto disciplinare per classi parallele

Inserire nelle interclassi tecniche punti relativi al confronto per classi parallele, anche di plessi diversi: predisposizione modalità per la raccolta di dati

Organizzare gli incontri dei dipartimenti disciplinari verticali (vedi parte relativa al curricolo)

Riproporre gli incontri dei dipartimenti disciplinari per la Scuola Secondaria di I grado, anche al fine del confronto disciplinare per classi parallele

Riproporre nelle interclassi tecniche punti relativi al confronto per classi parallele, anche di plessi diversi: riflessioni sulla raccolta di dati e progettazione attività finalizzate all’equità degli esiti

Organizzare gli incontri dei dipartimenti disciplinari verticali (vedi parte relativa al curricolo)

Inserire nel piano annuale delle attività gli incontri dei dipartimenti disciplinari per la Scuola Secondaria di I grado, anche al fine del confronto disciplinare per classi parallele

Sistematizzare la raccolta dati per classi parallele e inserire nel piano annuale delle attività i momenti per la riflessione sulla raccolta di dati e progettazione attività finalizzate all’equità degli esiti

Situazione su cui si interviene

Sia nel Rapporto di autovalutazione che nei risultati delle Prove Invalsi è stata evidenziata una differenza negli esiti conseguiti nelle diverse scuole. Il fatto di essere un Istituto che coordina le scuole di 4 comuni diversi non favorisce la conoscenza, lo scambio, il confronto. Il curricolo dell’istituto non riesce da solo a garantire pari opportunità e pari risultati.

Si vuole cercare di individuare strategie per ridurre le differenze attualmente presenti

Attività previste

Durante gli incontri per dipartimento è necessario porre l’attenzione agli OSA e ai traguardi di competenza di ciascun nucleo fondante in modo da proporre attività, metodologie equivalenti e criteri condivisi di valutazione.

Un archivio delle buono pratiche può essere utile per la condivisione di strategie didattiche e metodologiche su temi comuni anche trasversali alle discipline

Il confronto sulle rubriche valutative e sul loro utilizzo può migliorare la condivisione della valutazione formativa e sommativa

Risorse finanziarie necessarie

per acquisti strumentazione e servizi

 

Risorse umane (ore) / area

Risorse per retribuzione risorse umane

Si utilizzeranno i momenti dei Dipartimenti orizzontali e delle interclassi per le attività di confronto per classi parallele. Se necessario, verranno assegnate ore funzionali retribuite con il Fis per approfondimenti di alcuni aspetti.

Altre risorse necessarie

 

Indicatori utilizzati

Valori/situazioni attese

  • n. incontri che mettono in relazione esiti – modalità di proporre, realizzare, valutare le attività
  • n. attività, prove analizzate per classi parallele
  • n. attività, prove progettate per classi parallele
  • n. attività, prove realizzate per classi parallele

Miglioramento dell’equità degli esiti per classi parallele attraverso condivisione di strategie metodologiche e di verifica e valutazione

Miglioramento dell’equità degli esiti per classi parallele attraverso proposta di attivita/prove e successive riflessioni

 

Progetto P4b. La riflessione sulle Prova Invalsi

Denominazione progetto

La riflessione sulle Prove Invalsi

Priorità cui si riferisce

d) Le pari opportunità

Traguardi di risultato

Utilizzare procedure consolidate per analisi risultati prove invalsi – riflessioni – argomentazioni – eventuali modifiche-integrazioni delle proposte didattiche e/o del curricolo

Obiettivi di processo

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

Stretto collegamento con Progetto P1a – curricolo

Progetto P4a. L’equità degli esiti

Analisi dei risultati della prove Invalsi Confronto tra le classi coinvolte (avvio a.s.)

Individuazione dei punti di debolezza e dei punti di forza

Stesura indicazioni

Analisi dei risultati della prove Invalsi Confronto tra le classi coinvolte (avvio a.s.)

Individuazione dei punti di debolezza e dei punti di forza

Stesura indicazioni

Confronto con i dati dell’anno precedente per vrf la presenza di costanti e variabili

Analisi dei risultati della prove Invalsi Confronto tra le classi coinvolte (avvio a.s.)

Individuazione dei punti di debolezza e dei punti di forza

Stesura indicazioni

Confronto con i dati dei due anni precedenti per vrf la presenza di costanti e variabili

Inserimento della procedura nel curricolo – eventuali modifiche-integrazioni nel curricolo

Situazione su cui si interviene

Le considerazioni statistiche svolte su piccoli numeri per un limitato periodo di tempo possono avere anche una variabilità piuttosto spiccata: infatti, si alternano classi con buoni risultati nelle prove invalsi ad anni invece meno brillanti. Il progetto si propone di argomentare i risultati, di andare oltre le percentuali e le medie, ma di capire il perché di alcune ‘cadute’ al fine di individuare

  • se si è trattato di risultati attesi o inattesi
  • se ci sono motivazioni per le cadute
  • se queste motivazioni richiedono qualche revisione delle impostazioni didattiche adottate
  • se queste motivazioni richiedono qualche revisione del curricolo

Attività previste

Analisi dei risultati della prove Invalsi da parte del team docente coinvolto

Confronto tra le classi parallele coinvolte

Individuazione dei punti di debolezza e dei punti di forza

Stesura indicazioni per i docenti che conducono la classe che verrà sottoposta a Prove Invalsi da applicare nel corso dell’anno successivo per confrontare gli esiti con quelli dell’anno precedente

Risorse finanziarie necessarie

per acquisti strumentazione e servizi

Sono necessarie postazioni pc con connessione a internet per lavoro sui dati e lo scambio dei dati e delle riflessioni con gli altri plessi

Vedi progetto P4c2c

Risorse umane (ore) / area

Risorse per retribuzione risorse umane

Verranno utilizzati i Dipartimenti orizzontali, le riunioni di interclasse e di programmazione

Altre risorse necessarie

 

Indicatori utilizzati

Valori/situazioni attese

A livello di classe – a livello di plesso – a livello di istituto

  • n. item che si sono rilevati punti di forza
  • n. item che si sono rilevati punti di debolezza
  • n. item con risultati molto negativi
  • n. item analizzati e motivati

Non solo il n. degli item ma quali item e in particolare

  • quanti sono gli item che hanno rappresentato un ostacolo in tutte le classi dell’istituto sottoposte a prove Invalsi? Quali sono?

Costanti e variabili

  • nell’anno considerato
  • nel cfr tra anni diversi

Ciò che si vuole raggiungere è dare alle prove Invalsi un GIUSTO valore e cioè

  • analizzare i risultati nella consapevolezza che si tratta della fotografia di un momento e – pertanto – il risultato NON è un valore assoluto

ma

  • è comunque un valore che può diventare l’occasione per rivedere alcuni aspetti del proprio modo di lavorare e del curricolo dell’istituto

Si vuole raggiungere un giusto equilibrio tra

  • il dare troppa importanza ai risultati delle prove Invalsi
  • il sottovalutare i risultati delle prove Invalsi

Più che i risultati delle Prove in sé verrà dato valore a:

  • motivazioni dei risultati
  • riflessioni e decisioni conseguenti alle motivazioni

 

Progetto P4c.1. Recupero nelle classi dell’Istituto

Denominazione progetto

Recupero nelle classi dell’Istituto

Priorità cui si riferisce

d) Le pari opportunità

Traguardi di risultato

  • Avere a disposizione criteri per censimento bisogni di recupero e potenziamento in avvio anno scolastico e progettazione e realizzazione interventi (risorse: organico potenziamento – esperti esterni con finanziamenti enti locali)

Obiettivi di processo

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

Stretto collegamento con Progetto P1a – curricolo

Progetto P4a. L’equità degli esiti

Progetto P4b. La riflessione sulle Prove Invalsi

Raccolta dati sulla necessità di attività di recupero nelle diverse classi

Progettazione – realizzazione – verifica attività recupero –

Raccolta dati sulla necessità di attività di recupero nelle diverse classi

Progettazione – realizzazione – verifica attività recupero –

Raccolta dati sulla necessità di attività di recupero nelle diverse classi. Individuazione di costanti e variabili

Progettazione – realizzazione – verifica attività recupero –

Situazione su cui si interviene

In ogni classe vi sono gruppi di alunni che necessitano di attività a piccoli gruppi per migliorare i propri risultati di apprendimento

Vi sono infatti alunni che presentano minori difficoltà nel lavoro a piccolo gruppo nel quale l’insegnante può seguirli in modo individualizzato.

Inoltre le recenti rilevazioni delle prove Invalsi evidenziano differenze di risultati sia tra i diversi gradi di istruzione sia tra le due discipline testate all’interno dello stesso ordine. Questa rilevazione oggettiva mette in luce la necessità, che era già stata evidenziata dagli insegnanti, tramite osservazioni quotidiane, di attuare dei percorsi mirati al miglioramento dell’equità degli esiti.

Ci troviamo pertanto difronte a una duplice esigenza:

  • migliorare i risultati degli alunni di ogni singola classe
  • migliorare l’equità dei risultati nelle classi parallele

Attività previste

  • Analisi dei risultati delle prove Invalsi (collegamento con Progetto P4b

  • Censimento dei fabbisogni di recupero in avvio di anno scolastico.

  • Progettazione e realizzazione di interventi di recupero in piccolo gruppo, anche a classi parallele.

  • Verifica attività di recupero.

Risorse finanziarie necessarie

per acquisti strumentazione e servizi

 

Risorse umane (ore) / area

 

Risorse per retribuzione risorse umane

Insegnanti dell’organico di potenziamento (fase C) per ogni plesso/grado

Plesso Primaria: media di 12 ore di attività di recupero a settimana

Plesso Secondaria di I grado: media di 9 ore di recupero a settimana

Altre risorse necessarie

 

Indicatori utilizzati

  • N. di momenti di confronto tra insegnanti di classe e organico di potenziamento sui problemi e le difficoltà di apprendimento, con proposte didattiche e condivisone di buone pratiche

  • n. di studenti che presentano necessità didattiche di recupero e che necessitano di modalità di lavoro in piccolo gruppo.

  • n. di interventi di recupero in piccolo gruppo

  • Verifica attività di recupero

Valori/situazioni attese

  • Aumento dei momenti di confronto, soprattutto in orizzontale, con la presenza dei docenti dell’organico di potenziamento.

  • Superamento delle difficoltà da parte degli studenti individuati.

  • interventi mirati di recupero, anche a classi parallele.

  • Registrazione di progressi nel rendimento degli alunni a livello di classe – di plesso – di istituto

 

 

Progetto P4c.2a. Potenziamento – L’organizzazione della pluriclasse di Tiglieto

Denominazione progetto

L’organizzazione della pluriclasse di Tiglieto

Priorità cui si riferisce

d) Le pari opportunità

Traguardi di risultato

Stretto collegamento con P1a Il curricolo

P4a. L’equità degli esiti

P4b. La riflessione sulle Prove Invalsi

Migliorare i risulti raggiunti dagli alunni della pluriclasse di Tiglieto, anche nelle prove Invalsi

Obiettivi di processo

  • organizzare l’orario della pluriclasse utilizzando n. 1 docente dell’organico potenziato in modo da poter suddividere la classe in gruppi di apprendimento in base agli obiettivi e alle discipline

  • ridurre i tempi di attesa necessari affinchè l’insegnante possa dedicare momenti ad ogni gruppo di alunni della pluriclasse per l’assegnazione di un’attività, per il controllo del lavoro svolto, per il rinforzo

  • adottare modalità organizzative, di insegnamento e di apprendimento più proficue

Situazione su cui si interviene

A Tiglieto è presente una sola pluriclasse con alunni dalla prima alla quinta. Con l’attuale assegnazione di docenti, sono solo 5 le ore di compresenza, in cui è possibile un’organizzazione in due gruppi.

I risultati degli alunni della pluriclasse (anche Invalsi) sono ad un livello inferiore rispetto agli alunni delle classi parallele negli altri plessi di scuola primaria

Attività previste

  • Organizzazione orario in modo da poter svolgere attività a gruppi
  • preparazione attività meglio rispondenti alle caratteristiche di ogni gruppo di alunni e di ogni singolo alunno
  • coinvolgimento maggiore e per maggior tempo di ogni singolo alunno
  • osservazioni mirate
  • verifica
  • valutazione degli alunni, delle strategie, dell’organizzazione

Risorse finanziarie necessarie

per acquisti strumentazione e servizi

Acquisto strumenti digitali: pc o tablet –

2.500 euro

Risorse umane (ore) / area

Risorse per retribuzione risorse umane

n. 1 docente dell’organico potenziato per 24 ore settimanali, a cui vanno sottratte le ore per lo svolgimento di supplenze

Altre risorse necessarie

 

Indicatori utilizzati

Valori/situazioni attese

-n. ore di compresenza

  • n. attività proposte settimanalmente a gruppi di alunni
  • n. attività specifiche per gruppi alunni dalla 1^ alla 5^
  • confronto risultati conseguiti
    • Senza compresenza
    • Con compresenza
  • confronto risultati prove invalsi
  • confronto risultati prove somministrate in altri plessi per classi parallele

Si vuole ottenere un miglioramento

  • della qualità del percorso di insegnamento-apprendimento
  • delle ore di compresenza
  • dei risultati conseguiti dagli alunni

 

Progetto P4c.2b Potenziamento: La competenza comunicativa in italiano

Denominazione progetto

La competenza comunicativa in italiano

Priorità cui si riferisce

d) Le pari opportunità

Traguardi di risultato

– Avere a disposizione criteri per censimento bisogni di recupero e potenziamento in avvio anno scolastico e progettazione e realizzazione interventi (risorse: organico potenziamento – esperti esterni con finanziamenti enti locali)

Obiettivi di processo

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

Stretto collegamento con

P1a Il curricolo

P4a. L’equità degli esiti

P4b. La riflessione sulle Prove Invalsi

Confronto sulle metodologie per l’insegnamento dell’italiano nei diversi ordini di scuola: in particolare, competenza comunicativa nella lingua orale

Messa a punto di Uda con particolare attenzione alla metodologia

Realizzazione delle Uda

Verifica e cfr per classi parallele

Confronto sulle metodologie per l’insegnamento dell’italiano nei diversi ordini di scuola: in particolare, competenza comunicativa nella lingua scritta

Messa a punto di Uda con particolare attenzione alla metodologia

Realizzazione delle Uda

Verifica e cfr per classi parallele

Confronto sulle metodologie per l’insegnamento dell’italiano nei diversi ordini di scuola: in particolare, competenza comunicativa nella riflessione linguistica

Messa a punto di Uda con particolare attenzione alla metodologia

Realizzazione delle Uda

Verifica e cfr per classi parallele

Avvio progettazione percorso di alfabetizzazione in lingua italiana per studenti stranieri

Prosecuzione progettazione percorso di alfabetizzazione in lingua italiana per studenti stranieri – scelta materiali

Costruzione protocollo accoglienza, in cui risulti inserito il percorso di alfabetizzazione

Situazione su cui si interviene

Nell’Istituto sono già presenti attività di potenziamento della lingua italiana, tese al miglioramento della competenza comunicativa nella lingua materna, realizzate all’interno delle ore di compresenza, per la scuola primaria, o dei laboratori pomeridiani, per la scuola secondaria di I grado. Il progetto si propone di aumentare e integrare le attività già presenti, anche attraverso l’ausilio di esperti esterni (es. per attività teatrali), sia per migliorare l’equità degli esiti, in seguito anche alla riflessione sui risultati delle prove Invalsi, che vedono, in media, prestazioni migliori nella prova di matematica rispetto a quella di italiano, sia per valorizzare le eccellenze.

I risultati evidenziano la necessità di tornare a confrontarsi sulla metodologia per l’insegnamento dell’italiano, al fine di individuare strategie maggiormente significative sul piano comunicativo: i ragazzi, nelle attività di potenziamento, devono soprattutto parlare, scrivere e utilizzare il pensiero logico per riflettere sul codice linguistico

L’Istituto, sebbene non in presenza massiccia, vede anche il costante aumento d’inserimento, nelle proprie classi, di alunni stranieri non italofoni, provenienti in modo particolare, da diverse realtà del Mediterraneo e del Sud America. Per loro sono previste delle attività di alfabetizzazione in entrata utilizzando, nella scuola secondaria di I grado, le ore a disposizione degli insegnanti di lettere e matematica, per cui spesso gli alunni vengono seguiti individualmente da più insegnanti, cosa che non sempre permette di attuare una programmazione coesa. Per la scuola primaria si avverte la necessità di interventi di potenziamento per gli alunni stranieri, al fine di garantire loro pari opportunità di apprendimento.

Sarebbe necessario strutturare un piano di accoglienza per gli alunni stranieri che preveda l’organizzazione di un monte ore a disposizione per un insegnamento intensivo dell’italiano L2 attraverso laboratori, raggruppanti alunni anche di diverse classi, di 8-10 ore settimanali per i primi 3-4 mesi e poi a scalare man mano che lo studente prende confidenza e sicurezza con la nuova lingua, come suggeriscono le Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli stranieri del 2014. Se da un lato, infatti, l’inserimento dell’alunno straniero nella classe d’appartenenza è di fondamentale importanza perché possa imparare, attraverso l’interazione con i compagni italofoni, l’italiano per comunicare, dall’altro sarebbe necessario anche attivare dei laboratori linguistici intensivi, mirati allo sviluppo della capacità di ascolto e comprensione di messaggi orali, all’acquisizione del lessico fondamentale dell’italiano, delle strutture grammaticali di base e della letto-scrittura, affinché poi l’italiano possa diventare lingua veicolare di studio ed effettivo strumento di integrazione

Attività previste

  • Confronto all’interno dei consigli di classe/consigli di interclasse sulle strategie metodologiche utilizzate per l’insegnamento dell’italiano

  • Confronti all’interno dei dipartimenti verticali e orizzontali per la riflessione sulla metodologia e la condivisione di buone pratiche

  • Confronto all’interno dei consigli di classe/ interclasse per censimento bisogni di attività di rinforzo e potenziamento

  • Sviluppo di unità di apprendimento anche pluridisciplinari

  • Analisi dei risultati delle prove Invalsi

  • Progettazione e realizzazione di attività laboratoriali di potenziamento anche con raggruppamenti per classi aperte (che possono prevedere anche scambi culturali/ gemellaggi/ scambi epistolari/mail… con altre realtà scolastiche italiane)

  • Verifica attività di potenziamento

Risorse finanziarie necessarie per acquisti strumentazione e servizi

 

Risorse umane (ore) / area

Risorse per retribuzione risorse umane

Insegnanti (anche dell’organico potenziato)

Esperti esterni (finanziati con contribuiti degli Enti Locali)

FIS (per eventuali progetti che necessitano di ore aggiuntive a carico degli insegnanti non appartenenti all’organico potenziato)

Altre risorse necessarie

 

Indicatori utilizzati

Valori/situazioni attese

  • N. incontri tra insegnanti di disciplina (in orizzontale e in verticale)

  • N. di unità di apprendimento pluridisciplinari

  • Risultati delle prove Invalsi

  • Numero progetti presentati e realizzati (anche con prodotti finali fruibili dalla comunità) dove si curi l’aspetto della comunicazione in lingua italiana

  • Verifica delle attività di potenziamento

  • Aumento dei momenti di confronto tra insegnanti per la raccolta dati, la riflessione sulla metodologia e lo scambio di buone pratiche

  • Aumento delle unità di apprendimento con particolare attenzione alla metodologia per l’insegnamento dell’italiano, anche pluridisciplinari

  • Miglioramento dei risultati delle prove Invalsi

  • Aumento del numero di progetti realizzati

  • Miglioramento delle abilità comunicative orali e scritte, ampliamento del lessico ricettivo e produttivo

 

Progetto P4c.2b Potenziamento – La competenza comunicativa in LS1 (inglese) e LS2 (francese)

Denominazione progetto

La competenza comunicativa in LS1 e LS2

Priorità cui si riferisce

d) Le pari opportunità

Traguardi di risultato

  • Avere a disposizione criteri per censimento bisogni di recupero e potenziamento in avvio anno scolastico e progettazione e realizzazione interventi (risorse: organico potenziamento – esperti esterni con finanziamenti enti locali)
  • Migliorare i risultati in LS1 e LS2 degli alunni dell’Istituto
  • Far conseguire a una parte degli alunni dell’Istituto la certificazione delle competenze in lingue straniere

Obiettivi di processo

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

Stretto collegamento con P1a Il curricolo

P4a. L’equità degli esiti

Raccolta dati sulla necessità di attività di recupero e potenziamento nei vari ordini di scuola.

Progettazione – realizzazione – verifica attività

Formazione dei docenti per preparare gli alunni al conseguimento delle certificazioni linguistiche.

Raccolta dati sulla necessità di attività di recupero e potenziamento nei vari ordini di scuola.

Progettazione – realizzazione – verifica attività

Partecipazione degli alunni agli esami per il conseguimento delle certificazioni linguistiche.

Raccolta dati sulla necessità di attività di recupero nelle diverse classi. Individuazione di costanti e variabili

Progettazione – realizzazione – verifica attività recupero

Partecipazione degli alunni agli esami per il conseguimento delle certificazioni linguistiche.

Situazione su cui si interviene

Per quanto riguarda la competenza comunicativa in LS1 e LS2, inglese e francese, nell’Istituto al momento è attiva la possibilità di ottenere la certificazione DELF per la lingua francese al termine della scuola secondaria di primo grado. Non è invece ancora prevista la possibilità di accompagnare gli alunni alla certificazione di lingua inglese in base ai vari livelli del QCER – Quadro comune di riferimento europeo per le lingue – (scuola primaria e secondaria di primo grado). Nel passaggio alla scuola secondaria di secondo grado, che vede l’inserimento in un contesto socio-culturale più ampio e complesso, l’essere in possesso delle certificazioni linguistiche di lingua inglese rappresenterebbe un valore aggiunto per i nostri studenti.

Al momento nell’Istituto è attiva una partnership ETwinning all’interno del progetto “Friends across Europe” e verrà avviato a breve un progetto che prevede un percorso CLIL per due classi dell’Istituto Comprensivo; l’Istituto, inoltre, lo scorso anno ha avviato e realizzato, per le classi terze della scuola secondaria di I grado, uno scambio culturale con un collège di Brest.

Il progetto vuole potenziare i traguardi di competenza degli alunni dell’Istituto per quanto riguarda l’apprendimento della lingua inglese e della lingua francese.

Attività previste

  • certificazione delle competenze in LS1 (scuola primaria e secondaria di primo grado)

  • interventi di CLIL

  • progetto ETwinning

  • progetti di scambio con alunni di scuole straniere

  • potenziamento dell’offerta formativa in LS1 dell’Istituto

  • Potenziamento della metodologia che prevede gli interventi comunicativi quasi esclusivamente in LS1 e LS2, durante le ore di LS1 e LS2 e – per i progetti CLIL – anche per altre discipline

Risorse finanziarie necessarie

per acquisti strumentazione e servizi

Testi – sussidi per la preparazione al conseguimento delle certificazioni di competenze in lingue straniere

Laboratori linguistici (Progetti PON)

Risorse umane (ore) / area

Risorse per retribuzione risorse umane

Insegnanti del potenziamento con i titoli per insegnare inglese (primaria e secondaria di I grado) e francese (secondaria di I grado)

Altre risorse necessarie

 

Indicatori utilizzati

  • coinvolgimento dei docenti: – n. dei docenti disposti a formarsi (anche attraverso percorsi di autoformazione) per guidare gli alunni al conseguimento delle certificazioni in L2

  • disponibilità dei docenti: -n. dei docenti coinvolti nei progetti di potenziamento della L2

  • aumento del tempo dedicato all’apprendimento della lingua straniera come mezzo di comunicazione attraverso il parlato, la conversazione

Valori/situazioni attese

  • arrivare entro il terzo anno ad offrire la possibilità di ottenere certificazioni L2 in uscita dalla scuola primaria e secondaria di primo grado.

  • aumento delle ore di esposizione degli studenti alla L2.

  • aumento della capacità comunicativa in L2 degli studenti interessati dalle attività di potenziamento.

  • registrazione di progressi nel rendimento degli alunni con obiettivo principale la garanzia delle pari opportunità di successo scolastico.

 

P4c.2c. Potenziamento – La competenza digitale e l’animatore digitale

Denominazione progetto

La competenza digitale

Azione del PDSN cui si riferisce

4.1 Strumenti

Azione 1 Fibra per banda ultralarga alla porta di ogni scuola – Azione 3 Il diritto a Internet parte a scuola

ogni scuola deve essere raggiunta da fibra ottica, o comunque da una connessione in banda larga o ultra-larga, sufficientemente veloce per permettere, ad esempio, l’uso di soluzioni cloud per la didattica e l’uso di contenuti di apprendimento multimediali; 2. le strutture interne alla scuola devono essere in grado di fornire, attraverso cablaggio LAN o wireless, un accesso diffuso, in ogni aula, laboratorio, corridoio e spazio comune; 3. per abilitare nuovi paradigmi organizzativi e didattici, e per fruire sistematicamente di servizi di accesso ad informazioni e contenuti digitali, ogni scuola deve poter acquistare la migliore connessione possibile

Azione 2: Cablaggio interno

Gli investimenti prodotti negli anni 2013-2015 sul cablaggio interno delle scuole hanno permesso di raggiungere oltre 1.500 istituti. Intendiamo completare il lavoro, per permettere ad ogni scuola italiana di avere le stesse condizioni infrastrutturali di accesso.

Pon: assegnazione di 7500 euro

Azione 4. Ambienti per la didattica digitale integrata

Potenziare l’infrastrutturazione digitale della scuola con soluzioni “leggere”, sostenibili e inclusive Trasformare i laboratori scolastici in luoghi per l’incontro tra sapere e saper fare, ponendo al centro l’innovazione Passare da didattica unicamente “trasmissiva” a didattica attiva, promuovendo ambienti digitali flessibili Allineare l’edilizia scolastica con l’evoluzione della didattica Ripensare la scuola come interfaccia educativa aperta al territorio, all’interno e oltre gli edifici scolastici

La didattica digitale parte in classe, ma si realizza anche negli ambienti comuni, predisposti alla collaborazione, nei laboratori, nelle biblioteche scolastiche, che devono ritornare ad essere luoghi dove sviluppare o proseguire l’attività progettuale e l’incontro tra sapere e saper fare.

ambienti per l’apprendimento (la classe, lo spazio laboratoriale, l’agorà, lo spazio individuale e quello informale)

Gli spazi, i materiali e le tecnologie devono adattarsi agli utenti e non viceversa”, dando vita ad aule, spazi, aumentati dalla tecnologia, in cui avviene la separazione del concetto di classe da quello di aula, la finalizzazione didattica delle strutture e degli strumenti e, al tempo stesso, la creazione di ambienti “non dedicati” ed informali

Azione 7: Piano Laboratori

necessità di riportare al centro la didattica laboratoriale, come punto d’incontro essenziale tra sapere e saper fare, tra lo studente e il suo territorio di riferimento. I laboratori devono essere ripensati come luoghi di innovazione e di creatività, invece che meri contenitori di tecnologia, rendendo ordinamentali quelle pratiche laboratoriali innovative che ancora oggi, troppo spesso, sono relegate all’ambito extracurricolare.

L’investimento nei laboratori non ambisce a riportare una didattica per problemi e progetti fuori dalla classe. Al contrario, in un quadro di nuovi paradigmi educativi, vuole rafforzarla, integrando ciò che avviene in classe abilitando spazi che abbiano un forte orientamento alla creatività per gli studenti più giovani, e verso progettualità innovative che sfruttino le tecnologie digitali

Azione 12 Il registro elettronico

Il registro elettronico è uno strumento che semplifica e velocizza profondamente i processi interni alla scuola. È strumento di comunicazione immediata per le famiglie, grazie alla messa a disposizione di tutte le informazioni utili per raggiungere la piena consapevolezza della vita scolastica dei propri figli. Pur essendo stato sancito l’obbligo di dotarsi di questo strumento (DL 95/2012), la scuola si è avviata verso la sua adozione in modo disomogeneo, anche al suo interno. Le ragioni sono diverse, ma hanno una forte matrice infrastrutturale

4.2 Competenze e contenuti

Definire una matrice comune di competenze digitali che ogni studente deve sviluppare Sostenere i docenti nel ruolo di facilitatori di percorsi didattici innovativi, definendo con loro strategie didattiche per potenziare le competenze chiave Coinvolgere gli studenti attraverso format didattici innovativi e ‘a obiettivo’ Innovare i curricoli scolastici

parlare di competenze digitali significa quindi tenere in considerazione alcune direttrici fondamentali. Primo, la necessità di collocare ogni ragionamento all’interno del quadro più ampio delle competenze, e dell’attività didattica. Secondo, chiarire che le dimensioni delle competenze digitali sono diverse: da strumento per la didattica a veicolo per lo sviluppo di competenze trasversali e attitudini, e infine come nuova alfabetizzazione, di base attraverso il pensiero computazionale, e nella sua dimensione macro e applicata, associata ai grandi cambiamenti sociali, economici e nel suo rapporto con l’informazione e le regole.

Azione 14. Un framework comune per le competenze digitali e l’'educazione ai media degli studenti

Parlare di competenze digitali impone un punto di partenza più ampio: significa prima di tutto parlare di competenze, e quindi di percorsi didattici e piani pedagogici. Se l’obiettivo del nostro sistema educativo è sviluppare le competenze degli studenti, invece che semplicemente “trasmettere” programmi di studio, allora il ruolo della didattica per competenze, abilitata dalle competenze digitali, è fondamentale in quanto attiva processi cognitivi, promuove dinamiche relazionali e induce consapevolezza. Le competenze non si insegnano, si fanno acquisire, e il legame tra competenze e nuovi ambienti di apprendimento è indubbiamente forte. Il paradigma su cui lavorare è la didattica per competenze, intesa come progettazione che mette al centro trasversalità, condivisione e cocreazione, e come azione didattica caratterizzata da esplorazione, esperienza, riflessione, autovalutazione, monitoraggio e valutazione, è il paradigma educativo su cui lavorare.

Il primo passo è quindi fare tesoro delle opportunità offerte delle tecnologie digitali per affrontare una didattica per problemi e per progetti. Molte delle competenze sono sviluppate durante lo svolgimento stesso del progetto. In questo quadro, le tecnologie digitali intervengono a supporto di tutte le dimensioni delle competenze trasversali (cognitiva, operativa, relazionale, metacognitiva). Ma si inseriscono anche verticalmente, in quanto parte dell’alfabetizzazione del nostro tempo e fondamentali competenze per una cittadinanza piena, attiva e informata, come anticipato dalla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa e come ancor meglio sottolineato da framework come 21st Century Skills (Competenze per il 21mo secolo), promosso dal World Economic Forum.

Lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti richiede quindi – anche nel nostro Paese – una strategia dedicata, che, partendo da da una prima necessaria azione di indirizzo, attraverso l’identificazione di un framework chiaro e condiviso, aiuti le istituzioni scolastiche nella progettazione didattica. Dobbiamo chiarire quali contenuti sono e saranno centrali per i nostri studenti, rafforzandone lo stretto legame con i nuovi ambienti e paradigmi di apprendimento facilitati dalle ICT.

Le competenze (digitali) nel nostro ordinamento

Attualmente nel profilo finale delle competenze (14 anni) delle Indicazioni nazionali per il primo ciclo di istruzione “lo studente ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare ed analizzare dati e informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo”. Un orientamento molto centrato sul tema della consapevolezza, confermato anche dall’obbligo d’istruzione (16 anni) che pone come obiettivo nel modello di certificazione “un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”. È riportato infine che la competenza digitale “arricchisce la possibilità di accesso ai saperi, consente la realizzazione di percorsi individuali di apprendimento, la comunicazione interattiva e la personale espressione creativa”

Azione 17 Portare il pensiero logico-computazionale a tutta la scuola primaria

l’introduzione del pensiero computazionale nella scuola,

4.3 La formazione

Rafforzare la preparazione del personale in materia di competenze digitali, raggiungendo tutti gli attori della comunità scolastica Promuovere il legame tra innovazione didattica e tecnologie digitali Sviluppare standard efficaci, sostenibili e continui nel tempo per la formazione all’innovazione didattica Rafforzare la formazione all’innovazione didattica a tutti i livelli (iniziale, in ingresso, in servizio

Azione 25

La Buona Scuola (legge 107/2015) ha introdotto per la prima volta la formazione obbligatoria in servizio per il personale docente. Si tratta di un’innovazione importante, accompagnata da un’ulteriore presa di posizione: tra le priorità del prossimo Piano Triennale di Formazione, è inserita la formazione sui temi indicati in questo Piano, con particolare enfasi per la formazione dei docenti all’innovazione didattica.

Azione 27 – Assistenza tecnica per le scuole del primo ciclo

4.4 Accompagnare la scuola nella sfida dell’innovazione

Azione 28 – Un animatore digitale in ogni scuola

individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure

Azione 29 – Accordi territoriali

I territori giocano una parte fondamentale, sia attraverso i propri investimenti, che attraverso l’accompagnamento, il Governo e l’innovazione a livello locale. Insieme ai territori, infatti, si può concretamente completare la visione di educazione nell’era digitale che questo Piano propone.

Priorità cui si riferisce

a) La costruzione di traguardi di competenza

d) Le pari opportunità

Traguardi di risultato

  • Avere a disposizione il curricolo relativo alla competenza digitale, non come aspetto a sé stante, ma come competenza trasversale a quelle disciplinari
  • Avere aumentato le esperienze di didattica laboratoriale e di costruzione di ambienti di apprendimento secondo la prospettiva di trasformare l’aula in laboratorio e non di aumentare i laboratori come spazi a se stanti
  • Rendere i dipartimenti elementi costitutivi dell’organizzazione dell’Istituto
    • sia i dipartimenti per disciplina in verticale
    • sia i dipartimenti per disciplina per la Scuola Secondaria di I grado

finalizzati a

confronto e successiva progettazione e realizzazione di iniziative, anche per classi parallele, al fine di migliorare l’equità degli esiti

Obiettivi di processo

 

Strumenti

Azioni 1 e 2

Aumentare la connettività di ogni scuola sia verso l’esterno (passare da 7-8 mb a 20 mb) sia all’interno (potenziamento cablaggio e wifi)

Azioni 4 -7 – 12

Acquistare strumentazione (dispositivi fissi e mobili) per le aule e i laboratori

Acquistare registro elettronico e introdurlo in tutte le classi con la seguente gradualità

Primo anno: almeno un plesso di scuola secondaria

Secondo anno: tre plessi di scuola secondaria e uno di primaria

Terzo anno: tutti i plessi

Competenze e contenuti

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

Stretto collegamento con il Progetto P1a – Il curricolo

Azioni 14 -17 – 28

Organizzare n. 6 incontri

2 a settembre

4 durante l’a.s.

con odg che prevedano

– costruzione ipotesi di curricolo per i traguardi della competenza digitale

confronto e progettazione di percorsi sulla competenza digitale come trasversale alle diverse discipline (settembre)

– realizzazione attività progettate e confronto (3 incontri durante a.s.)

– conclusioni (1 incontro verso maggio-giugno) – raccolta materiali e costruzione archivio buone pratiche del primo anno

Organizzare n. 6 incontri

2 a settembre

4 durante l’a.s.

con odg che prevedano

confronto e progettazione di percorsi sulla competenza digitale come trasversale alle diverse discipline e con alcune specificità disciplinari e con riferimenti al pensiero logico computazionale nella scuola primaria (settembre) con ampio spazio alla progettazione e costruzione ambienti di apprendimento e didattica laboratoriale

– realizzazione attività progettate e confronto (3 incontri durante a.s.)

– conclusioni (1 incontro verso maggio-giugno) – raccolta materiali e costruzione archivio buone pratiche del secondo anno

Organizzare n. 6 incontri

2 a settembre

4 durante l’a.s.

con odg che prevedano

confronto e progettazione di percorsi sulla competenza digitale come trasversale alle diverse discipline e con alcune specificità disciplinari con riferimenti al pensiero logico computazionale nella scuola primaria (settembre) con ampio spazio alla progettazione e costruzione ambienti di apprendimento e didattica laboratoriale

– realizzazione attività progettate e confronto (3 incontri durante a.s.)

– conclusioni (1 incontro verso maggio-giugno) – raccolta materiali e costruzione archivio buone pratiche del terzo anno

raccolta materiali e costruzione archivio buone pratiche

Raccolta e pubblicazione sul sito web del lavoro del triennio

La formazione

Primo anno

Secondo anno

Terzo anno

 

Azione 25 e 28

Indagine, da parte dell’animatore digitale, sui bisogni formativi (dopo gli incontri di settembre sul curricolo) e sulle buone pratiche presenti

Progettazione e realizzazione di 4 incontri di formazione (da dicembre ad aprile)

Indagine sui risultati conseguiti

 

 

 

Progettazione e realizzazione di 4 incontri di formazione (da dicembre ad aprile)

Indagine sui risultati conseguiti

Inserimento di itinerari di formazione sul sito web dell’istituto (esemplificazioni percorsi didattici – tutorial …)

 

 

 

Progettazione e realizzazione di 4 incontri di formazione (da dicembre ad aprile)

Indagine sui risultati conseguiti

Inserimento di itinerari di formazione sul sito web dell’istituto (esemplificazioni percorsi didattici – tutorial …)

 

Azione 27e 29

Stabilire accordi o con gli enti locali o attraverso un accordo con le scuole della Rete Ponente per avere a disposizione interventi di assistenza tecnica per la manutenzione delle apparecchiature

Riservare una somma nel Programma annuale per

  • acquisto pezzi di ricambio
  • interventi di manutenzione

Situazione su cui si interviene

Nell’Istituto sono presenti situazioni molto diverse tra loro per quanto riguarda: presenza di infrastrutture per la trasmissione dati, dotazioni di strumentazione digitale, preparazione dei docenti all’utilizzo delle strumentazioni e all’adozione di una didattica digitale intesa come didattica che tiene conto dei modi dell’apprendere dei bambini e dei ragazzi di oggi, senza diventare esclusiva (non si apprende SOLO attraverso il digitale, ma ANCHE attraverso il digitale).

Il Progetto è finalizzato a fornire tutti gli elementi (dagli strumenti, alla connettività, alla formazione dei docenti, al curricolo degli alunni) per offrire a tutti gli studenti dell’IC Valle Stura pari opportunità di crescita nel conseguimento dei traguardi della competenza digitale

Attività previste

  • indagini per individuare le soluzioni più idonee in ogni contesto per cabalaggio, wifi, dotazioni strumenti digitali
  • indagini per acquisti strumentazione
  • realizzazione ambienti digitali
  • progettazione – realizzazione – verifica attività in classe per il conseguimento dei traguardi della competenza digitale
  • costruzione curricolo per la competenza digitale
  • costruzione e utilizzo rubriche valutative per la competenza digitale
  • costruzione percorsi di formazione per i docenti

Risorse finanziarie necessarie

per acquisti strumentazione e servizi

Azioni 1 e 2

Integrazione assegnazione di 7.500 euro avuta dal Progetto Pon

per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN.

Azioni 4-7-12

Per poter rinnovare i pc presenti nelle aule e nei laboratori e per aumentare il n. delle lim presenti sono necessari circa 10.000 euro a plesso (per Tiglieto bastano 2.000 euro)

Per il registro elettronico: 1.000 euro

Azione 27

Euro 3500 Annuali

Risorse umane (ore) / area

Risorse per retribuzione risorse umane

Azioni 14 e 17

Funzioni strumentali:

coordinatori dei dipartimenti (n. 4)

animatore digitale (n. 1)

Budget assegnato per le FS

Azione 25

Animatore digitale (n. 1)

Altre risorse necessarie

Azioni 14-17

Eventuali altri risorse, attinte dal Fis, per retribuire un totale di

30 ore a testa (30 x 5 = 150 ore funzionali) ogni anno

Azione 25

Ogni anno: 16 ore funzionali

Indicatori utilizzati

Valori/situazioni attese

Connettività verso l’esterno

Velocità delle connessioni presenti nei diversi plessi dell’Istituto

Connettività ll’interno

n. aule cabalate

n. aule con wifi

Registro elettronico

n. di plessi che utilizzano il registro elettronico

Il curricolo e la formazione

n. di uda che prevedono l’utilizzo delle tecnologie digitali

tempo di utilizzazione delle tecnologie digitali durante

n. uda che prevedono una didattica laboratoriale

tempo di utilizzo dei laboratori attrezzati

coinvolgimento dell’animatore digitale: n. attività proposte dall’animatore digitale, che sono diventate patrimonio dei docenti

coinvolgimento dei docenti:- n. dei docenti coinvolti nella formazione

La manutenzione delle attrezzature

Tempo che intercorre tra segnalazione di un problema tecnico e sua risoluzione

  • portare tutte le connessioni a 20 mb dichiarati anzichè i 7 mb attuali

  • avere tutte le aule dei plessi raggiunte o dal cablaggio o dal wifi

  • avere il registro elettronico utilizzato in tutti i plessi

  • aumento del n. di uda che prevedono l’utilizzo delle tecnologie digitali e significatività delle attività proposte

  • aumento del tempo di utilizzo delle tecnologie digitali

  • aumento n. uda che prevedono didattica laboratoriale

  • aumento del tempo di utilizzazione dei laboratori attrezzati

  • diminuire – il terzo anno – il num di richieste presentate all’animatore digitale, grazie alla formazione dei docenti finalizzata a renderli autonomi nell’utilizzo delle tecnologie

  • Diminuzione del tempo che intercorre tra segnalazione di un problema tecnico e sua risoluzione